2 Luglio 2024 01:15

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2 Luglio 2024 01:15

Imperia: 18enne pestato dal branco fuori da scuola, parla la mamma. “È stato un agguato in stile mafioso, mio figlio ora è terrorizzato”

In breve: Parla la madre di F.A., studente 18enne del Liceo Vieusseux di Imperia,vittima della spedizione punitiva da parte di una decina di ragazzi, avvenuta lunedì mattina, all'uscita da scuola.

“Mio figlio, moralmente, sta molto male. Sono preoccupata perché quest’anno ha l’esame di maturità ed è sotto shock. Ha paura che possano aspettarlo da qualche parte“. Queste le parole piene di amarezza della madre di F.A., studente 18enne del Liceo Vieusseux di Imperia,vittima della spedizione punitiva da parte di una decina di ragazzi, avvenuta lunedì mattina, all’uscita da scuola.

Imperia: 18enne pestato dal branco fuori da scuola, parla la mamma

“Tutto è iniziato venerdì scorso, quando mio figlio è andato a una festa di compleanno. Durante la festa, ha scattato una foto di una ragazza in costume a bordo piscina e l’ha postata su Instagram, limitando la visibilità alle persone che conosce.

Uno dei ragazzi della cerchia ristretta ha raccontato che il giorno dopo dei ragazzi gli avevano rubato il cellulare e visto la foto. Uno di questi ragazzi ha scritto a mio figlio, chiedendogli di rimuovere la foto e di scusarsi con la ragazza. Mio figlio si è immediatamente scusato, ma gli è stato detto che avrebbe dovuto farlo di persona, il lunedì, alla loro presenza.

Lunedì, dopo essere uscito da scuola, mio figlio ha incontrato la ragazza che lo aspettava. Hanno sceso le scale e si sono diretti verso piazza Roma, dove ad attenderli c’erano due amici della ragazza. Davanti a loro, mio figlio ha chiesto scusa e si sono stretti la mano. A quel punto, un gruppo di ragazzi è arrivata da dietro e ha iniziato a picchiarlo. Lo hanno colpito alla testa e al volto, spaccandogli il sopracciglio con caschi e tubi, tutto in mezzo alla strada, in pieno giorno. È stato un agguato quasi in stile mafioso. Alcuni amici di mio figlio presenti erano così spaventati che non sono intervenuti.

Quando è caduto a terra, lo hanno preso di forza e spinto con la faccia contro il muro, continuando a colpirlo. Una mamma di passaggio in moto ha visto la scena ed è subito scesa per frapporsi tra mio figlio e i ragazzi, bloccando il pestaggio.

A quel punto, è stato portato alla Croce Bianca, dove è stato medicato sul posto, e successivamente al pronto soccorso.

I ragazzi che hanno partecipato alla spedizione punitiva erano vestiti di nero, alcuni italiani e altri sudamericani. I due mandanti hanno 16 anni, e nel gruppo c’erano sia minorenni che ragazzi di 24-25 anni. Dopo l’aggressione, sono scappati in autobus.

Mio figlio, moralmente, sta molto male. I lividi continuano a emergere ogni giorno. È tornato a scuola, ma ha visto alcuni dei ragazzi che lo avevano picchiato ed è andato nel panico. I professori hanno espresso vicinanza e supporto per quello che è successo. Sono preoccupata perché quest’anno ha l’esame di maturità ed è sotto shock. Ha paura che possano aspettarlo da qualche parte.

Mio figlio gioca a scacchi, non ha mai creato problemi e si è sempre comportato bene. Prima dell’aggressione, era stato minacciato che avrebbero chiamato anche i loro cugini dalle favelas.

Ha sporto denuncia e sono in corso indagini da parte della Polizia”.

 

 

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