Si è svolta questa mattina, davanti al Comune di Imperia una breve ma sentita cerimonia per ricordare il centenario della tragica scomparsa di Giacomo Matteotti. Politico, giornalista e antifascista italiano, fu brutalmente assassinato da una squadra fascista, per via delle denunce contro le illegalità commesse dalla dittatura di Benito Mussolini.
Presenti il sindaco e presidente della Provincia, Claudio Scajola, il Prefetto Valerio Massimo Romeo e Luigi Sappa che ne ha portato un ricordo. Tra i presenti anche le massime autorità civili e militari del territorio.
Imperia ricorda il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Le parole del sindaco Claudio Scajola
Abbiamo voluto farlo davanti al Palazzo Civico, come punto di unione, come è e deve essere il Palazzo Civico, sotto la lapide intitolata a viale Giacomo Matteotti, che fu così intitolata giustamente dopo la fine della guerra, a significare come la strada più lunga, la più importante, che unisce la città tra Porto Morizio e Onelia, portasse il suo nome.
Ed è anche l’occasione quindi, in una cerimonia sobria, di ricordare che quella data è la data più evidente per tutti gli italiani che non volevano chiudersi gli occhi, la più evidente data di come si manifestasse il regime della dittatura fascista che portò a lutti, portò alle leggi razziali, portò ai campi di concentramento, portò alla sudditanza verso Hitler e verso i nazisti e portò alla disfatta dell’Italia.
Una cerimonia semplice che ricordasse questo, tanto più oggi che festeggiamo che la democrazia trionfa perché 370 milioni di cittadini europei sono stati chiamati a votare per fare il Parlamento europeo.
Pensate, dopo gli anni in cui Europa guerreggiava tra di loro, ci fu l’ingiomeranza di De Gasperi, di Schumann, di Adenauer, pochi anni dopo una guerra fratricida di far nascere l’Europa. E quindi è bello collegare Matteotti nei cent’anni dell’assassinio contro il regime fascista nel giorno di una festa, perché abbiamo il nuovo Parlamento europeo.
Anche Fabio Natta, socialista, ha voluto ricordare la tragica morte di Matteotti
“Il più importante delitto politico tra le due guerre mondiali che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese. Oggi è il centesimo anniversario, credo che questo debba essere un momento di riflessione, di approfondimento, di studio di quella storia e di comprensione della lezione che ci può dare quella storia del delitto.
È la storia di Matteotti che è importante anche prima di quel tragico fatto, perché la figura di Matteotti è una figura che forse adesso viene un po’ anche in occasione di questi cento anni della sua scomparsa, rivalutata e studiata meglio.
Matteotti era un amministratore socialista all’inizio secolo che porta la scuola pubblica nei paesi della sua zona, che fa le prime battaglie con le leghe contadine, il municipalismo socialista si afferma nel paese anche grazie a lui.
Poi Matteotti è un giurista, è un avvocato, è un economista, è un visionario perché capisce le cose prima degli altri, è l’unico socialista di fatto che si oppone all’ingresso nella prima guerra mondiale.
Capisce il pericolo di quello che sta succedendo a Mosca e poi per primo capisce quanto è pericoloso il fascismo. Quanto possa essere pericoloso il fascismo. Lo dice, lo dice in Parlamento, lo dice attraverso le istituzioni e per questo viene ucciso, perché è pericoloso. Questa è una storia che va studiata, considerata, valorizzata ed è bello che anche nella città di Imperia oggi ci si ricordi comunque di questo che è un evento fondamentale nella storia del nostro Paese”.
A cura di Alessandro Moschi