25 Dicembre 2024 20:08

25 Dicembre 2024 20:08

Raggi UV dannosi anche per i capelli: ecco come proteggerli in estate

In breve: Con l’arrivo dell’estate si torna a sentir parlare spesso dei raggi UV e dei danni che possono provocare alla pelle, come scottature, invecchiamento precoce e, in casi estremi, il cancro della pelle. 

Con l’arrivo dell’estate si torna a sentir parlare spesso dei raggi UV e dei danni che possono provocare alla pelle, come scottature, invecchiamento precoce e, in casi estremi, il cancro della pelle. 

Questo succede perché l’esposizione prolungata provoca la rottura delle fibre di collagene ed elastina, essenziali per mantenere la pelle elastica e giovane, e può danneggiare il DNA delle cellule cutanee, causando mutazioni pericolose.

Tuttavia, spesso dimentichiamo che anche i nostri capelli sono vulnerabili a questi effetti. L’esposizione al sole può causare secchezza, perdita di lucentezza, rottura e scolorimento, danneggiando sia le lunghezze che le punte. 

Così come per la pelle, la causa è da ricercare nell’azione di questi raggi, che vanno a degradare la cheratina, la proteina principale che compone i capelli, rendendoli fragili e propensi alla rottura.

Per evitare questi problemi, è essenziale proteggere la nostra chioma con la stessa attenzione che dedichiamo alla pelle. È altresì possibile trovare facilmente in commercio una selezione di prodotti per la protezione solare dei capelli: l’importante è assicurarsi formulazioni rispettose del benessere dell’epidermide e di qualità, come quelle reperibili presso le farmacie, incluse quelle online.

In questo articolo approfondiremo i danni che possono provocare i raggi UV, dando qualche consiglio sull’uso dei prodotti appositi per mantenere la chioma lucente e in salute anche durante l’estate.

Perché i raggi UV sono dannosi per i capelli

Quando si parla di raggi UV si fa riferimento a un gruppo di radiazioni e non a una singola tipologia. Questi si dividono in tre categorie: 

  • Gli UVA, che sono quelli maggiormente presenti (circa il 95% della totalità), ci raggiungono durante tutto l’anno e penetrano profondamente nelle fibre capillari, provocando reazioni di foto-ossidazione che possono scolorire i capelli, sia naturali che trattati. 
  • Gli UVB, più intensi tra aprile e ottobre, penetrano ulteriormente e danneggiano gli amminoacidi della cheratina, una proteina essenziale per la struttura del capello.
  • Per finire, gli UVC sono tra i più pericolosi, ma sono filtrati dall’ozono e fortunatamente non raggiungono la Terra. 

L’esposizione ai raggi UV porta a diversi problemi: i capelli diventano secchi, fragili e si spezzano facilmente. La perdita di colore e lucentezza è un segnale evidente dei danni causati dal sole. Inoltre, la degradazione della cheratina riduce la loro capacità di resistere ai trattamenti chimici e meccanici, come tinture e styling, rendendoli più suscettibili alla rottura.

Quali sono i segnali di capelli danneggiati dal sole

Il sole ha effetti molto violenti sui nostri capelli e comprendere quando questi sono danneggiati non è difficile: basta prestare attenzione a qualche evidente segnale.

Secchezza e ruvidità

Uno dei primi indicatori di danno è la secchezza. I raggi UV, infatti, alterano le proteine della cuticola, aumentando la porosità dei capelli: ciò porta alla perdita di luminosità e rende i capelli ruvidi e sfibrati. La presenza di doppie punte è un altro segnale evidente di secchezza e danneggiamento.

Sbiadimento del colore 

L’eccesso di radicali liberi prodotti dal sole degrada i pigmenti dei capelli, sia naturali che artificiali, causando una schiaritura e uno sbiadimento del colore. Questo processo è particolarmente visibile nei capelli colorati, che possono perdere vivacità e diventare opachi.

Disidratazione

L’esposizione al sole provoca una significativa perdita di umidità dai capelli. La disidratazione rende la fibra secca e fragile, aumentando la vulnerabilità alla rottura. I capelli disidratati appaiono opachi e perdono elasticità, risultando difficili da gestire.

Ossidazione

L’ossidazione dei lipidi nei capelli porta alla perdita di flessibilità e indebolisce lo stelo del capello. Questo danneggiamento interno ne compromette la struttura, rendendo la chioma più suscettibile a ulteriori danni causati da trattamenti chimici e meccanici come tinture, permanenti, piastre e asciugacapelli.

Fragilità e rottura

I capelli danneggiati dal sole sono più fragili e inclini alla rottura. La struttura indebolita e la perdita di proteine essenziali contribuiscono alla formazione di capelli spezzati e doppie punte, che possono diventare evidenti durante la spazzolatura o il lavaggio.

Prodotti per la protezione solare dei capelli: quando usarle

È evidente che proteggere i propri capelli, usando prodotti specifici, sia fondamentale se si vuole preservare la loro bellezza naturale. Esistono protezioni solari apposite che è bene applicare non solo durante l’estate, ma anche durante tutto l’anno, ogni volta che ci si espone a lungo ai raggi UV. 

Per ottenere una protezione efficace, è consigliato utilizzarle circa venti minuti prima dell’esposizione al sole, per permettere agli ingredienti di attivarsi e creare una barriera protettiva. 

È poi cruciale riapplicare il prodotto dopo il bagno in mare o in piscina, dopo aver sudato e, in generale, più volte al giorno, per garantire una protezione costante. 

Per trovare la lozione migliore per sé è sufficiente controllare gli ingredienti e fare una valutazione in base alle proprie esigenze. Oli naturali come quello di cocco, lino o argan, sono spesso preferiti per le loro proprietà idratanti che lasciano i capelli morbidi e setosi. 

Chi ha capelli ricci e crespi troverà beneficio in prodotti oleosi, che aiutano a nutrire e disciplinare la chioma, facilitando la pettinatura. Per capelli fragili e lisci, è preferibile invece optare per un prodotto spray, leggero e facile da applicare.

Infine, è bene ricordarsi di curare la propria chioma anche dopo l’esposizione al sole con shampoo e balsami specifici, così che possa restare sempre splendente e sana durante tutto l’anno.

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