“La Polizia Locale di Imperia mi ha multata per aver lasciato l’auto, 10 minuti, in piazza Ulisse Calvi, nel parcheggio degli autobus, il tempo necessario per andare a votare con mio marito malato di parkinson. Sul cruscotto c’era anche il tagliando disabili. Questo non è andare incontro ai cittadini, ma solo fare cassa sulle spalle dei cittadini“. Così, a ImperiaPost, Angela Fogliato, 73 anni.
Imperia: multata mentre vota con il marito malato di parkinson, la storia di Angela
“In questo periodo – prosegue Angela – in piazza Ulisse Calvi sono in corso lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico. I posti auto sono limitatissimi. Gli agenti di Polizia Locale sapevano bene che sabato e domenica avrebbero trovato auto parcheggiate per il tempo necessario, massimo una decina di minuti, a esercitare il diritto di voto.
Tutte le auto erano parcheggiate nei pressi della fermata dell’autobus. Per altro come accade tutti i giorni da mesi, perché non ci sono più posti. Ho lasciato lì anche la mia macchina. Ho messo sul cruscotto, ben visibile, il tagliando disabili in quanto mio marito malato di Parkinson. Questo per far capire che era un’emergenza particolare. Abbiamo impiegato 10 minuti e siamo tornati all’auto, dove ho trovato la multa.
Ho immediatamente cercato i Vigili per spiegare loro la situazione. Quando li ho trovati mi hanno risposto che devo rispettare le leggi. Certo, ma anche loro dovrebbero rispettare le persone. Il giorno successivo sono andata al Comando per ritirare la notifica per il ricorso al Prefetto. Mi hanno sconsigliato di farlo in quanto il Prefetto molto pignolo, con il rischio di un respingimento con multa triplicata.
La multa l’ho pagata, ma ho intenzione di scrivere una lettera al Prefetto. Non è così che si amministra. Questa è solo voglia di fare cassa, sempre e comunque, per giunta sfruttando situazioni appetibili. Se mio marito fa fatica a camminare, dove avrei dovuto parcheggiare?”.