Si è tenuta questa mattina, 13 giugno, presso la sala consiliare della Provincia di Imperia, la presentazione del progetto “Pelagos, il Santuario dei cetacei“.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni e delle associazioni di categoria, sono stati illustrati gli sviluppi del progetto e le prossime iniziative in programma per la salvaguardia del Santuario dei cetacei nel ponente ligure.
Imperia: presentato il progetto “Pelagos, il Santuario dei cetacei”
Spiega il vicepresidente della Provincia Armando Biasi: “Un ringraziamento alla dottoressa Airoldi di Tethys, che ci ha coinvolto in questa riflessione della potenzialità della tutela ambientale, ma anche della possibilità di crescita turistica e culturale, creando proprio un brand di identità della nostra provincia.
Come ben sapete, la delega al turismo è in capo alla Regione, ma, essendo la Provincia la casa dei comuni, ho pensato come vicepresidente, in accordo col Presidente Scajola, di poter cominciare a fare quel coordinamento tra enti, tra comuni, Regione, diciamo enti territoriali, associazioni categoria, Capitaneria di porto, affinché dopo oltre 25 anni di enorme lavoro fatto dalla dottoressa Airoldi, da Tethys, che hanno messo insieme quello che sono i numeri, con la quantità di potenzialità anche di numero di specie marine e di presenza nei nostri mari della Provincia di Imperia e mar Ligure, che possa finalmente diventare come dicevo prima un modello identitario che unisca sia il mare, sia la costa, ma anche l’entroterra, perché credo, come è avvenuto con pazienza e progettualità nelle Cinque Terre, che erano cinque comuni separati che se non si univano non avrebbero fatto massa critica.
Noi abbiamo un obbligo morale e soprattutto un impegno di crescita territoriale e quindi il mio ruolo quest’oggi, come Vicepresidente della Provincia, con delega all’Ambiente, è di cominciare a coordinare i comuni e la regione e quindi ringrazio l’assessore al turismo e ringrazio il consigliere delegato Veronica Russo, che hanno già dato disponibilità di essere al nostro fianco e quindi la Regione deve promuovere questo Brand, questo marchio turistico e muovendoci su diverse tappe, il prossimo obiettivo è creare proprio un brand regionale, che possa essere condiviso ovviamente con chi già opera da tanti anni per arrivare a organizzare un convegno in autunno, per invitare i player internazionali che ci comunicano come han già fatto in altre parti del mondo a sviluppare questa importante possibilità, diciamo ambientale turistica e culturale che è il watching e la tutela meteomarina.
Sicuramente oggi è un inizio. Non siamo all’anno zero, ma siamo proprio ancora a meno uno, però da qualche parte dovevamo partire e quindi sicuramente siamo orgogliosi e ringraziamo tutti i partecipanti, perché ci impegneremo come Provincia a far sì che questo incontro di oggi non sia uno dei tanti, ma sia l’inizio, che possa portare almeno in un tempo logico di cronoprogramma di 3-5 anni a far sì non soltanto di aumentare i numeri turistici, ma dare quella consapevolezza della potenzialità e delle caratteristiche del nostro territorio. Credo che noi abbiamo una caratteristica unica al mondo, perché chi gira, chi viaggia, sicuramente si muove per esperienze personali o per diciamo passioni e può trovare importanti monumenti, ma noi abbiamo tanti aspetti insieme, abbiamo il mare, abbiamo la pista ciclabile, che ci viene detto e riconosciuto che è tra le migliori d’Europa e abbiamo degli entroterra che sono unici, essendo molto vicini al mare.
Se noi riusciamo a sommare insieme alla capacità della nostra ristorazione tutti questi fattori in un brand, credo che non esista un posto al mondo che abbia questa caratterizzazione. La difficoltà è riuscire a far sì, dopo tanti anni, che questi singoli fattori diventino un fattore unitario, che permetta a tutti coloro che hanno voglia e passione di essere protagonisti di un piccolo pezzetto, ma che insieme fa l’identità di un territorio unico nel suo genere e quindi chi verrà a visitare a Liguria, la provincia di Imperia, non sarà soltanto per fare il bagno e prendere il sole, ma sarà perché porterà in dote un’esperienza unica“.
Sabina Airoldi dell’Istituto Tethys
Sottolinea Sabina Airoldi: “Io rappresento l’Istituto Tethys, che si occupa da quasi 40 anni di ricerca e monitoraggio dei cetacei del Santuario Pelagos, quindi il nostro ruolo è quello di produrre la conoscenza scientifica e in questa in questa situazione era quella proprio di valorizzare questo straordinario patrimonio ambientale, visto e vissuto come una possibile fruizione totalmente sostenibile.
Naturalmente il mio ruolo è quello di sottolineare questo, cioè può essere un importante valore aggiunto all’attività del territorio e se ne può fruire, ma deve essere fatto veramente in modo estremamente rispettoso di quelle che sono le esigenze degli animali e dell’intero ecosistema. Questo è un’importante tappa perché credo che per la prima volta si sia compresa l’importanza di fare rete, cioè di fare in modo che si uniscano, di fare il sistema fra tutti tutti i comuni e fra tutte le realtà e gli stakeholder che sono presenti su questo territorio, nella consapevolezza di operare insieme per raggiungere un obiettivo“.