3 Luglio 2024 08:23

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3 Luglio 2024 08:23

Imperia: il sogno del volo trasformato in realtà. La storia di Mattia Salvati Giromini, a 23 anni pilota di linea della Ryanair, ai comandi di un Boeing 737/Foto e Video

In breve: Mattia Salvati Giromini ha seguito le orme del padre e ha iniziato il suo percorso fin dai 21 anni, frequentando l'Accademia di Roma. Ora vola con Ryanair ed è di base a Berlino
Mattia Salvati Giromini, imperiese di 23 anni, ha coronato il suo sogno: diventare un pilota di linea. Oggi infatti è ai comandi di un Boeing 737 della Ryanair. Noi lo abbiamo incontrato nella sala del simulatore di volo FedeFlySim, in via Foce a Imperia, dove, come tanti altri piloti e semplici appassionati, si mantiene in esercizio in occasione dei suoi sempre più rari ritorni a casa.

Mattia Salvati Giromini ha seguito le orme del padre e ha iniziato il suo percorso fin dai 21 anni, frequentando l’Accademia di Roma. Ora vola con Ryanair ed è di base a Berlino

Spiega Mattia Salvati Giromini: “Ho completato tutti gli studi a 22 anni e il primo volo, il primissimo volo, è stato a 22 anni. Ora sono ufficialmente pilota di linea e ho già iniziato da diversi mesi e al momento sono a lavorare a Berlino. La mia carriera al momento è lanciata come primo ufficiale ed è proprio all’inizio. Si può cominciare questo percorso a 21 anni e io ho iniziato subito”. 

Come è nata questa passione, come è cominciato tutto?

“Essendo mio padre un pilota, prima di me ovviamente, io fin da quando ero veramente piccolo vedevo lui in divisa o comunque mi portavano i miei genitori all’aeroporto di Villanova d’Albenga a vedere aeroplani o comunque appunto a vedere mio padre che pilotava e da lì è già iniziata, fin da piccolo, la nascita di questa passione, che poi è cresciuta negli anni. Ho iniziato anche a studiare materie sempre più vicine a questo mondo, finché poi, appunto dopo aver completato il mio percorso di studi classico scolastico, mi sono avvicinato a questo mondo tramite l’Accademia a Roma e poi successivamente con la mia compagnia a Londra, dove ho completato tutto. Sicuramente sono diversi anni di studio, dove, purtroppo nel mio percorso, c’è stata anche la pandemia e quindi sono stati anche un po’ prolungati questi tempi, però ci sono diversi anni di studio, come alla fine un normale percorso universitario. L’Accademia di per sé ha una durata pressoché uguale a un percorso universitario, ma ovviamente ha delle parti teoriche e pratiche dove si pilotano aeroplani ad elica e dove si iniziano a formare le prime ore di volo effettivo a vista e strumentale e nel mentre ci sono gli esami per ogni tipologia di materia e quindi dalla fisica alla matematica, c’è un po’ di anatomia e un po’ di tutti i generi. Al completamento delle ore di volo e di queste materie, si ottiene la licenza per poter iniziare a richiedere domanda nelle varie compagnie di volo commerciali, per lavorare”. 

Qualche consiglio per giovani che come te vorrebbero fare i piloti di linea?

“Sicuramente è un mondo che è aperto davvero a tutti, cioè a chiunque ha passione e ha volontà e voglia di studiare. C’è un mondo che si affaccia a queste persone. Io ho avuto compagni di corso che avevano ho studiato ai licei e seguito percorsi di studio che erano totalmente opposti a questo mondo e che non hanno avuto alcun problema. Se si ha voglia di studiare e si è decisi in questo percorso, è sicuramente un mondo aperto a tutti. Ci sono da affrontare diverse sfide, sicuramente, perché bisogna studiare duramente e bisogna dedicare diverso tempo e impegno a questo. Richiede sacrifici“.

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