22 Dicembre 2024 23:24

22 Dicembre 2024 23:24

Imperia: disabilità, l’amarezza di Michela Aloigi. “Dalle spiagge ai giochi ai percorsi ‘alternativi’, ormai la parola inclusione è solo un brand”

In breve: La lettera aperta scritta da Michela Aloigi, mamma di Matteo Baluganti, ragazzo portatore di disabilità gravissima, mancato lo scorso anno all’età di 30 anni, attiva da molti anni nel mondo del volontariato.

La disabilità arriva, te la trovi addosso, in famiglia neanche sai di cosa si tratta, come la devi affrontare ma ti trovi ad “indossarla” per tutta la vita. Strano! Continui ad aver voglia di vivere di fare tante cose, sei una persona tra le persone in una città che ti sussurra all’orecchio che non ti vuole, per te non c’è posto, mentre proclama inclusione, parola ormai odiata perché solo un ‘brand’“. Queste le parole contenute in una lettera aperta scritta da Michela Aloigi, mamma di Matteo Baluganti, ragazzo portatore di disabilità gravissima, mancato lo scorso anno all’età di 30 anni, attiva da molti anni nel mondo del volontariato.

Per quanto riguarda l’accessibilità delle spiagge, l’argomento è stato recentemente oggetto di un botta e risposta tra maggioranza e opposizione comunale.

Imperia: disabilità, la lettera aperta di Michela Aloigi

“Sono anni, troppi anni che chiediamo spiagge accessibili, la possibilità di passare un estate come ogni cittadino perché è questo che siamo cittadini come tutti ma non è mai accaduto.

Ogni anno in primavera chiediamo di fare qualcosa, di investire nell’accessibilità ed ogni anno è peggio! Quest’anno abbiamo raggiunto il top! Sono state tolte anche quelle pochissime SLA (spiagge libere attrezzate) dove era stato chiesto di fare migliorie perché realmente con poco potevano cambiare la qualità di vita di molte persone. Che fare? Non vogliono rotture di scatole, togliamole così non siamo ‘fuorilegge’ e nessuno può lamentarsi con le istituzioni.

Ti viene proposta una spiaggia piena di pietre e sassi, senza una passerella per entrare in acqua senza una sedia job, però sei una rompiballe. Ti hanno detto che faranno uno scivolo per arrivarci meglio…faranno… e poi ti ho messo la doccia con tanto di cartello ‘doccia per disabili’, che vuoi da noi? Cosa pretendi? Ti lamenti anche dei cani, ma sei o no disabile? Li conosci o no i cani guida, la pet therapy? Una persona disabile non può scegliere, non può aver paura di un cane, tanto è ovvio che se hai problemi motori importanti non ci andrai mai.

L’altra proposta è quel fazzoletto di spiaggia libera accanto ai bagni Buraxen, ti fai tutte le scale e ci arrivi direttamente dalla strada…scale? È vabbe, se non le puoi fare fai ‘i percorsi alternativi’ attraversi altri bagni e se la trovi perché non ci sono indicazioni non puoi accederci perché priva di passerella , job e bagni, perché le persone con disabilità fanno pipi? Anche loro fanno pipi? Continuiamo a parlare di inclusione in una città che non perde occasione per fare proclami. Quanti parchi giochi cittadini possono accogliere tutti i bambini? Non mi parlate di quell’altalena a ‘padella’ dove ‘tutti possono accedervi e divertirsi’ perché allora tornate a studiare che ancora non avete imparato niente.

L’accessibilità cittadina è fatta di ‘percorsi alternativi’ cioè in breve ti faccio fare un percorso più lungo, a te persona con problemi motori perché se ti agevolassi realmente con percorsi brevi e diretti la scala per accedere al Palazzo Comunale non sarebbe così come piace a me e disturberei chi ha i posti macchina assegnati davanti al Comune! Quanti marciapiedi resi accessibili…tanti… poi però da anni sordi alle richieste di rendere accessibile Piazza Roma e via Artallo, piena di scuole e di persone ogni giorno. Qual è il problema abbiamo già fatto gran parte di Oneglia e viale Matteotti, la zona Pensilina con gli alberi tra i parcheggi che solo parcheggiando a lisca di pesce ritrovandosi in mezzo alla carreggiata puoi far scendere una sedia a rotelle…però che belli quegli alberelli fanno fiori meravigliosi! Imperia donna da Photoshop!

Al semiresidenziale per persone disabili in Piazzetta De Negri dopo mille richieste tra Comune e Direzione Isah ancora non è stato messo un riparo per i genitori ed i ragazzi che aspettano di entrare o di uscire sotto il sole e sotto la pioggia su un marciapiede rattoppato in cui persone con disabilità passano tutti i giorni. Sapete che alcuni genitori stanno togliendo i propri figli o li hanno già tolti?

Questa una piccola parte della nostra vita quotidiana che ho deciso di raccontare perché quando mi guardo allo specchio voglio che Matteo sia orgoglioso di ciò che ha insegnato a sua mamma, persona disabile nel cuore per tutta la vita”.

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