21 Novembre 2024 09:56

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21 Novembre 2024 09:56

Alessandro Mager è il nuovo sindaco di Sanremo: “Da domani la mia vita cambierà. Il PD in giunta? Difficile rispondere, sicuramente ha avuto un peso importante” / Video

In breve: Dei 19.564 votanti, 19.147 voti sono risultati validi. Alessandro Mager ha ottenuto 9.977 voti, pari al 51,18%, mentre Gianni Rolando si è fermato a 9.517 voti, pari al 48,82%.

“Nessun sentimento di rivincita o di rivalsa. È andata così, sono contento”. Queste le prime parole di Alessandro Mager, appena eletto nuovo Sindaco di Sanremo. Questo il risultato del ballottaggio che ha visto il candidato civico sorpassare Gianni Rolando, candidato di centrodestra.

Al primo turno, il candidato del centrodestra Gianni Rolando sembrava destinato alla vittoria, avendo ottenuto il 42,37% delle preferenze, in netto vantaggio rispetto al 32,31% di Alessandro Mager, candidato civico. Nei giorni successivi al voto, il terzo candidato Fulvio Fellegara, con le liste Generazione Sanremo e Partito Democratico, ha scelto di appoggiare Mager, creando un nuovo scenario.

Dei 19.564 votanti, 19.147 voti sono risultati validi. Alessandro Mager ha ottenuto 9.977 voti, pari al 51,18%, mentre Gianni Rolando si è fermato a 9.517 voti, pari al 48,82%.

Mager ha festeggiato la vittoria in piazza Bresca. In tanti sono accorsi per congratularsi con il nuovo Sindaco della città dei fiori, da Alberto Biancheri, a Ivo De Michelis, da Sergio Tommasini ai tanti avvocati, colleghi di Mager.

L’intervista ad Alessandro Mager, nuovo sindaco di Sanremo

“Sono praticamente senza saliva perché l’emozione è enorme. Sto poco alla volta cominciando a realizzare che da domani la mia vita cambierà”.

Ha raccontato la storia della sua vita qui a Sanremo, si sarebbe mai immaginato un giorno di diventare sindaco?

“Tanti anni fa c’era questa idea che io potessi essere una persona idonea a rivestire un incarico così importante. All’epoca però privilegiava la famiglia. Avevo i ragazzi ancora adolescenti e ero in pieno sviluppo dell’attività professionale. Vent’anni dopo le cose sono cambiate e un anno fa abbondante ho cominciato a pensare che questa idea potesse acquisire concretezza“.

Cosa prova?

“Per il momento, devo essere sincero, solo un turbinio di emozioni che è difficile descrivere. Veramente”.

Sono arrivate le congratulazioni del sindaco di Imperia, Scajola, presidente della provincia. Ha detto: “Ha vinto un modo di fare politica con stile e educazione.” È d’accordo?

“Io ho condotto una campagna elettorale, credo, con moderazione. I miei toni sono sempre stati contenuti. Devo dire, peraltro, che anche da parte del mio avversario così è stato, io di questo gli ho sempre dato atto. Se ci sono stati degli eccessi, probabilmente sono stati pochi da ambo le parti. Dunque, nessun sentimento di rivincita o di rivalsa. È andata così, sono contento”.

Il primo punto sulla sua agenda?

“Adesso devo fare la squadra. Siccome nessuno mi ha ancora chiesto niente, neanche coloro che hanno avuto un grande risultato che in ogni caso sanno di essere nelle posizioni principali per aspirare agli incarichi di Giunta, non ne abbiamo ancora parlato. Tale è stata la fiducia e l’affidamento che hanno rivolto”.

Ha già i nomi?

“No, glielo ripeto: non mi hanno chiesto niente. Io posso avere in testa qualche idea, ci mancherebbe, però veramente ne devo parlare con loro”.

Ci sarà spazio per il PD visto che è stato decisivo?

Io ringrazio Fulvio Fellegara che ha aderito alla mia richiesta di sostegno elettorale per una convergenza programmatica. Sicuramente l’aiuto della coalizione di Fellegara è stato importante. Pesare quale delle due componenti che hanno aderito alla mia richiesta di aiuto sia stata preponderante non lo so francamente, probabilmente non lo sapremo mai. La terza componente invece ha lasciato liberi i suoi aderenti di votare secondo coscienza. Dunque, è una domanda a cui è difficile rispondere. Certamente il sostegno è stato importante”.

Com’è stata la serata al Teatro Ariston?

“L’Ariston rappresenta, perlomeno nelle ultime elezioni amministrative, un passaggio importante in cui il candidato sindaco si pesa con la città. Riempire l’Ariston è fondamentale, ma non tanto perché se uno non viene all’Ariston non ha il sostegno, ma è un momento che serve a dare forza, a credere che ce la si può fare. Quella sera io ho sentito forte l’abbraccio della mia città”.

A chi va il suo ringraziamento più grande?

“Io ringrazio tutti i miei 96 candidati che si sono dati da fare tantissimo, secondo le loro possibilità, e ringrazio una grande squadra di collaboratori che mi ha aiutato, mi ha dato sostegno in questa lunga campagna elettorale che è partita oltre 6 mesi fa. È stata molto faticosa”.

Ha già avuto modo di sentire che messaggio o i suoi alleati o anche i suoi avversari da quando?

“I miei alleati sono qua al point con me. C’è un frastuono tale per cui è anche difficile riuscire a sentire il telefono mio, che tra l’altro è muto o la suoneria muta per autotutela, ma da sempre. Anche perché, facendo l’avvocato, se avessi la suoneria in udienza verrei cacciato via dai giudici. Guarderò certamente. Il mio competitor non l’ho ancora sentito, ma se avrò occasione di sentirlo gli rinnoverò la mia stima”.

 

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