30 Giugno 2024 14:20

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30 Giugno 2024 14:20

Alessandro Mager nuovo sindaco di Sanremo: esultano il PD e Fellegara. “Felici e soddisfatti. Avremo un posto in amministrazione” / Video

In breve: Il commento di Cristian Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico e Fulvio Fellegara, candidato Sindaco al primo turno per la coalizione del centrosinistra

“Il contributo del centrosinistra e del Partito Democratico è stato decisivo per eleggere Alessandro Mager”. Così esultano Cristian Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico e Fulvio Fellegara, candidato Sindaco al primo turno per la coalizione del centrosinistra, commentando la vittoria al ballottaggio di Alessandro Mager su Gianni Rolando, sostenuto dal centrodestra.

Cristian Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico

È stato decisivo l’appoggio del Partito Democratico e del centrosinistra?

“Credo che noi avessimo il compito di cercare di fare tutto il possibile per raggiungere due risultati. Il primo, sicuramente, è quello di cercare di dare delle risposte a coloro che ci hanno sostenuto al primo turno e che hanno trovato all’interno della proposta di Alessandro Mager un ampio convincimento che parti del nostro programma fossero utili per rilanciare questa città. Il secondo è cercare di fermare l’ondata del centrodestra, come è avvenuto un po’ in tutta Italia e anche a Sanremo, cercando di sperimentare quello che sarà sicuramente un inizio di amministrazione coeso e con una componente di centrosinistra all’interno, rappresentata da Fulvio Fellegara”.

Per quanto riguarda la componente all’interno della giunta, Mager ha un po’ frenato su questa ipotesi, invece, voi siete convinti che ci possa essere posto per voi all’interno della giunta?

“È chiaro che questa sarà una scelta di Mager. Mager ha una convinzione, ossia che il sostegno di questi giorni del centrosinistra ha garantito il fatto che lui diventasse sindaco. Lui si è preso degli impegni chiari sul programma. Deciderà lui nei prossimi giorni come vorrà muoversi. Noi non lo abbiamo fatto sulla base di un accordo, come è stato detto, di inciuci o di poltrone. Avevamo intenzione di portare avanti il nostro programma elettorale. Fulvio Fellegara l’ha detto più volte, sicuramente questo è il primo obiettivo. Come vorrà lui declinare questa cosa sarà ovviamente lui a doverlo decidere”.

E sugli scontri interni al Partito Democratico sull’appoggio a Mager? Ve lo aspettavate?

“Scontri interni? Il Partito Democratico di Sanremo alla fine ha deciso all’unanimità di sostenere questa scelta. Se poi c’è stata qualche voce fuori dal coro, oggi è assolutamente smentito il fatto. Sostanzialmente è stato deciso chi aveva ragione su questo tipo di operazione e su questa scelta: il Partito Democratico sanremese e sicuramente non chi non condivideva questa scelta, visto i risultati”.

Fulvio Fellegara

“Sono felice che la città abbia ascoltato il nostro indirizzo di voto e che ancora una volta abbia seguito quello che noi abbiamo indicato. Significa che c’è stata una parte di città che si è fidata prima e continua a fidarsi oggi di quello che diciamo. Le motivazioni le abbiamo date nel momento in cui abbiamo espresso quel giudizio: c’era una destra partitica che a nostro avviso andava arginata e quella è diventata la priorità. A maggior ragione dopo che quella stessa destra partitica a Roma ha votato per dividere l’Italia attraverso l’autonomia differenziata. A maggior ragione rispetto alle critiche che abbiamo fatto in questa campagna elettorale sulla sanità che è stata distrutta a livello regionale proprio da quei partiti di centrodestra. Abbiamo pensato che una priorità sociale e politica fosse porre un argine in questi termini.

La seconda priorità che avevamo posto è quella sui programmi e abbiamo ottenuto rassicurazioni sul fatto che una parte sostanziale dei temi che abbiamo posto, e sui quali 5000 persone ci hanno dato fiducia, certificando che abbiamo delle ragioni e che rappresentiamo una forza importante con cui fare i conti, verrà applicata nel caso in cui Alessandro Mager avesse vinto. Quindi, la convergenza sul programma e la visione politica generale anche a medio-lungo termine ci ha portato a dare un’indicazione che è stata precisa e trasparente, e la maggior parte delle persone l’ha capita”.

Sulle critiche che avete ricevuto per l’alleanza con Scajola-Toti?

“Allora, intanto l’alleanza non è con Scajola e con Toti, l’alleanza è stata programmatica con la coalizione Mager. Le critiche politiche erano messe in conto, esistono, fanno parte del gioco in una campagna elettorale dura sapevamo che non sarebbero mancate. Ho le spalle larghe e sapevo di riceverle ed ero pronto a tollerarle. Quello che penso abbia passato il segno sono gli attacchi personali, violenti dal punto di vista verbale e dei contenuti, nei miei riguardi. L’utilizzo anche di volantinaggi in un momento in cui sarebbero stati vietati perché eravamo nel silenzio elettorale, frasi denigratorie nei volantini denigratori. Lì si è passato il segno e non c’è stato nessuno del centrodestra partitico che ha posto un argine a questo aspetto. Anzi, è passato inosservato dal loro punto di vista. Devo dire che è stato un autogol, perché nelle ore successive tante persone mi hanno chiamato e mi hanno detto: ‘Allora avevi ragione, questi soggetti non possono governare Sanremo’. Quindi c’è stata una risposta che ha amplificato il senso di quello che noi stavamo dicendo. Mi è spiaciuto questo. Io sono convinto che loro non potessero essere contenti della nostra posizione, l’avevo messo in conto, avevo messo in conto anche una reazione. È evidente che in una battaglia politica ci sono anche delle reazioni che potevano essere messe in conto”.

Anche interne al PD?

“Ci mancherebbe, il bello della dialettica politica è che ci sono opinioni diverse. In una coalizione variegata come la nostra era sicuro che ci sarebbero state. Abbiamo scelto a maggioranza, non lo abbiamo mai negato che mancasse l’unanimità sulla nostra posizione. Si è fatta una scelta di responsabilità, che è quella appunto di dare un argine e una scelta di programmazione futura, provando a dare una risposta alle persone che ci hanno votato”.

Un’ultimissima cosa: un posto in Giunta adesso lo chiedete? Mager è un po’ frenato su questa possibilità.

“Noi abbiamo chiesto l’applicazione del programma e su questo ci confronteremo. Poi, come verrà attuata questa applicazione sarà l’oggetto del confronto delle prossime ore. Non abbiamo chiesto niente prima e non ci aspettiamo nulla adesso. Evidentemente, il confronto anche da questo punto di vista sarà sul tavolo nei prossimi giorni. Ora chi decide è il nuovo sindaco, al quale non l’ho ancora detto, faccio gli auguri e le congratulazioni di buon lavoro”.

 

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