22 Dicembre 2024 21:51

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Diano Marina: Federico Palmaroli apre la stagione di “Un mare di pagine”. Appuntamento il 27 giugno al Molo delle Tartarughe

In breve: Federico Palmaroli, lo scrittore romano creatore del fenomeno social #lepiùbellefrasiosho che su Facebook vanta oltre un milione di follower, sarà alle 21.15 sul palco del Molo delle Tartarughe

Arriva dalle trasmissioni televisive di maggior successo, e dai vertici delle classifiche di vendita, l’autore che questa sera – giovedì 27 giugno – a Diano Marina inaugurerà la nuova edizione della rassegna letteraria Un mare di pagine.

Federico Palmaroli, lo scrittore romano creatore del fenomeno social #lepiùbellefrasiosho che su Facebook vanta oltre un milione di follower, sarà alle 21.15 sul palco del Molo delle Tartarughe per presentare, insieme al giornalista Marco Vallarino, il suo ultimo libro “Er pugno se fa co la destra o co la sinistra?” pubblicato da Rizzoli.

Applaudito a “Porta a Porta” su Rai 1 e a vari altri talk show, Federico Palmaroli – autore insofferente, goliardico, non allineato – realizza ogni settimana irriverenti vignette che, con l’aggiunta di qualche battuta strampalata, trasformano le foto degli eventi del giorno, tra politica, cronaca, attualità, in esilaranti “fotoromanzi”. A Diano Marina racconterà gli inizi della sua carriera di talento della satira e anche dove trova gli spunti per le sue caustiche creazioni, così frequenti e sempre così pungenti, ispirate.

L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Un mare di pagine, manifestazione ideata e curata da Loredana Este e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Diano Marina, proporrà questa estate altre due serate: il 18 luglio con Gabriella Greison e l’8 agosto con Stefano Senardi, sempre sul Molo delle Tartarughe.

Dice l’assessore Sabrina Messico: «Diventata ormai una rassegna collaudata e apprezzata, Un mare di pagine si caratterizza anche quest’anno come un tuffo nel divertimento letterario per regalare ai nostri ospiti momenti culturali ma anche occasioni di sorridente evasione.»

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