21 Novembre 2024 23:58

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21 Novembre 2024 23:58

San Bartolomeo al Mare: il Sindaco Filippo Scola indossa la fascia tricolore e giura davanti al Consiglio comunale/Foto e Video

In breve: Ieri sera a San Bartolomeo al Mare il primo Consiglio comunale, dopo le elezioni che hanno visto la vittoria di Filippo Scola e della sua lista civica
Nella serata di ieri, giovedì 27 giugno, si è riunito il primo Consiglio comunale di San Bartolomeo al Mare, dopo le elezioni che hanno visto la vittoria di Filippo Scola e della sua lista civica. La seduta è stata dedicata al giuramento del primo cittadino e allo svolgimento delle pratiche di rito.

Ieri sera a San Bartolomeo al Mare il primo Consiglio comunale, dopo le elezioni che hanno visto la vittoria di Filippo Scola e della sua lista civica

In apertura Scola ha chiesto di osservare un minuto di silenzio per ricordare la figura di Felice, “Feli” De Lucis, medico condotto e anche consigliere comunale a San Bartolomeo al Mare per ben sei mandati, per un totale di 29 anni, scomparso poprio ieri mattina all’età di 92 anni. Si è proceduto poi alla surroga di Laura Arimondo, che, nominata dal sindaco assessore, ha dato le dimissioni da consigliera comunale, lasciando il posto ad Augusto Caire, primo dei non eletti della lista di Scola. Siedono quindi nelle fila della maggioranza, nel gruppo Insieme da zero a mille, i consiglieri Federico Lepra, Flavio Brivio, Cristina Terrizzano, che è anche vicesindaco, Sara D’Agnano, Norma Daccò, Marco Marino ed Augusto Caire. Per l’opposizione ci sono Alberto Alberti e Antonello Martini di Adesso San Bartolomeo al Mare e Giacomo Chiappori di A gonfie vele. Il sindaco ha comunicato ufficialmente la Giunta, composta da Cristina Terizzano, vicesindaco e assessore al Verde, Urbanistica e Territorio e da Laura Arimondo, assessore a Bilancio e Commercio. Il primo cittadino ha inoltre assegnato incarichi anche ai consiglieri comunali di maggioranza: Lepra si occuperà di Turismo, Brivio di Manifestazioni, D’Agnano di Politiche sociali, Sport e Giovani, Daccò di Cultura e Servizi sociali e Marino di Frazioni e Viabilità. Nel suo primo intervento dai banchi dell’opposizione, Alberto Alberti, ha assicurato “un’opposizione forte, coerente e costruttiva“, garantendo un “apporto propositivo, ma mai subordinato”Giacomo Chiappori invece si è detto “fortunato, perché ora la fatica sarà la vostra e non la mia” e ha annunciato di essere pronto a “tenere controllato ciò che farete e sottolineare quello che non farete”.  Filippo Scola ha quindi indossato per la prima volta la fascia tricolore da sindaco e pronunciato, con visibile emozione, la formula del giuramento. Il Consiglio ha poi provveduto all’elezione della Commissione elettorale e della Commissione per i Giudici popolari, come previsto dalla legge. Il consigliere Flavio Brivio ha voluto ricordare e commemorare la figura del compianto Carlo Albarelli, indicandolo come “la persona da cui prendere coraggio, che ha incarnato i valori della buona politica”. E ha concluso: “Grazie Carlo, questo giorno ti appartiene”. 

Il Sindaco Filippo Scola

Spiega Filippo Scola: “Emozione? Assolutamente sì. Sono stato 10 anni consigliere comunale in questa in questa sala e oggi indossare per la prima volta la fascia e giurare da sindaco è stato una grandissima emozione. Infatti  c’è stata qualche defiance, dovuta anche agli occhiali e da una situazione un po’ che si è creata, però abbiamo fatto un Consiglio comunale molto tecnico, dove c’erano molti argomenti tecnici e le commissioni.  Però abbiamo notato subito un’opposizione diciamo attrezzata e siamo fieri di questo, anche perché noi abbiamo appena iniziato a lavorare e quindi siamo soddisfatti e prendiamo atto anche della loro posizione, così come l’hanno descritta. Non faranno sconti? Questo è stimolante. Come ho sempre detto, io sono sono agonista nella vita e sono agonista anche in politica e quindi accetto tutto. Sono contento dei miei ragazzi, del gruppo dei consiglieri neoeletti. C’era un po’ di emozione, ripeto, per la per la prima uscita, però diciamo che siamo stra attrezzati per partire con il programma e peraltro abbiamo già iniziato a lavorare in maniera molto dura“.

Il giuramento del Sindaco

Alberto Alberti

Sottolinea Alberto Alberti: “Cosa vuol dire opposizione ferma coerente ma costruttiva? Vuol dire vuol dire quello che ho detto prima durante il mio intervento, che andremo a valutare tutti i progetti che presenterà questa Amministrazione. Quelli che riterremo meritevoli di approvazione li appoggeremo, per altri non meritevoli di approvazione, che riteniamo che non siano interesse alla comunità, non daremo il nostro consenso, anzi ci opporremo duramente. In questo Consiglio si è visto chiaramente che il gruppo di maggioranza ha sofferto terribilmente l’emozione del primo impatto, perché la gran parte, compreso il Sindaco, sono nuovi a questa esperienza. Spero che si riprendano presto, il prossimo Consiglio, perché questa avventura sennò non comincia troppo bene. A me pare evidente, con le manovre che sono state fatte, abbastanza atipiche per un comune piccolo come San Bartolomeo, e mi riferisco a un consigliere eletto che si dimette per far posto a un altro consigliere, che è di una matrice politica ben precisa, mi pare chiaro che dietro questa manovra sia sempre più evidente quello che ho detto campagna elettorale, che ci sia una regia esterna al Gruppo consiliare che coordina e dirige questo gruppo, il che mi dispiace, perché è riduttivo per i rappresentanti che sono stati eletti”.

Giacomo Chiappori

Dice Giacomo Chiappori: Mi sono visto paura a dire la verità, visto l’assetto di questa maggioranza. Credo che se non c’è qualche regia occulta di dietro, che penso ci possa essere, questa maggioranza che è un terzo dei votanti di di San Bartolomeo, ce l’avrà dura. L’avete visto tutti. Avete visto non sanno neanche da dove cominciare. Secondo me, speriamo che di dietro ci sia qualcuno che gli dia qualche mano. Direi che se ci fosse (noi abbiamo dato parere favorevole all’intervento di Brivio, quindi benvenga) ci fosse quel vero Albarelli, quella persona che io conosco, u fiu d’u caigà u ciamaimu,  che lavorava in Provincia, forse avremmo qualche chance in più, altrimenti boh, non lo so, vediamo strada facendo. Io gliel’ho detto,  vi guarderò, vi vedrò, vedrò di accompagnare e vedere che cosa fate, perché il mio programma non è come il loro, come dicono. Il mio programma era un programma di cambiamento, un atto di coraggio nel cambiare questa cittadina. Non vorrei che loro si fermassero a una semplice amministrazione ordinaria“.

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