24 Dicembre 2024 18:32

24 Dicembre 2024 18:32

Inchiesta tangenti Liguria: Paolo Signorini resta in carcere. Riesame respinge richiesta domiciliari

In breve: Secondo quanto trapela il Riesame avrebbe respinto il ricorso in quanto la soluzione proposta dai legali per i domiciliari non ritenuta idonea a scongiurare un eventuale rischio di inquinamento probatorio.

Paolo Signorini, ex Presidente del porto di Genova ed ex amministratore delegato di Iren, resta in carcere. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha respinto l’istanza di arresti domiciliari presentata dai legali Enrico e Mario Scopesi.

Genova: Signorini resta in carcere. No del Riesame ai domiciliari

Signorini è in carcere dal 7 maggio scorso, arrestato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con l’accusa di corruzione.

Secondo quanto trapela il Riesame avrebbe respinto il ricorso in quanto la soluzione proposta dai legali per i domiciliari, Genova, in un’abitazione messa a disposizione da una parento, oppure Aosta, dal fratello, non ritenuta idonea a scongiurare un eventuale rischio di inquinamento probatorio.

Con tutta probabilità Signorini potrà ottenere i domiciliari con una soluzione abitativa ritenuta idonea. Tra le ipotesi emerse nelle ultime ore l’abitazione dell’ex moglie a Roma.

Signorini, lo ricordiamo,  in qualità di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è accusato di avere accettato da Aldo Spinelli utilità ed altre promesse di utilità a fronte dell’impegno a interessarsi delle pratiche portuali dell’imprenditore.

 

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