22 Novembre 2024 11:56

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22 Novembre 2024 11:56

Imperia: il dramma di Domenico Carenzo, scomparso nel nulla 9 anni fa. Un mistero mai risolto. “Viviamo nello sconforto”

In breve: Domenico Carenzo scomparve il 5 luglio del 2015 nella zona dell'Arpicella e ogni ricerca attuata dai soccorritori si rivelò inutile. Un dramma per i familiari che non si danno pace

Sono passati nove anni dal 5 luglio 2015, giorno in cui Domenico Carenzo scomparve nel nulla, all’età di 74 anni, sulle alture di Oneglia, alle Cascine.

Domenico Carenzo scomparve il 5 luglio del 2015 nella zona dell’Arpicella e ogni ricerca attuata dai soccorritori si rivelò inutile. Un dramma per i familiari che non si danno pace

Il 5 luglio 2015, Domenico uscì di casa per compiere una passeggiata in strada dei “Bricui”, per raggiungere a piedi l’Arpicella, in zona Diano Gorleri, luogo che conosceva benissimo, ma non fece mai più ritorno. L’ultima volta che i familiari ebbero sue notizie fu alle 12.45, quando Domenico avvisò al telefono la moglie, dicendo che si trovava “a 5 minuti a piedi dalla macchina”.

La sua auto, una Fiat Panda Gialla, fu ritrovata in località Bricui dalle squadre di soccorso, composte da Vigili del fuoco, polizia, volontari della Protezione civile e Soccorso alpino, che lo cercarono senza risultati per diversi giorni, anche con l’ausilio di unità cinofile.

Da quel giorno, la moglie Iginia e i figli, Giulio e Diego, hanno continuato a cercare Domenico in tutti i modi possibili, anche con l’aiuto di amici e parenti, ma senza alcun risultato. Del caso si era occupata anche la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”.

“Sono trascorsi ormai 9 anni dalla scomparsa di Domenico, avvenuta il 5 luglio 2015 non lontano da casa, località Bricui, sopra le Cascine – dice la famiglia– ‘Sono a 5 minuti dalla macchina‘, questa la risposta di Domenico alla telefonata di Giulio, alle ore 12.50, perché tardava ad arrivare. Dopopodiché un silenzio assordante e totale. Viviamo in un totale senso di sconforto e abbandono. Siamo condannati all’ergastolo della sofferenza, con la sensazione di essere caduti in una trappola senza via di uscita”.

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