Imperia. “Volete i soldi vergognatevi, non basta la vita della gente – urla Vincenzo Marcianò dopo la lettura della sentenza- Vigliacchi avete fatto intercettazioni sporche ve le siete girate come volete voi, vigliacchi. Miserabili, venitemi a prendere qua dentro. Avete dato questi anni a Cretarola. Avete fatto un processo vergognoso, bugiardi”.
Vincenzo Marcianò si alza in piedi all’interno della cella urlando tra gli applausi da parte del pubblico dei parenti che hanno rincarato la dose urlando: “Siete dei corrotti“.
Continuano le urla da parte degli imputati che in un momento di ira vedendo i propri familiari accompagnati fuori dalle forze dell’ordine hanno sfondato la porta della gabbia all’interno dell’aula di Tribunale urlando: “Levategli le mani di dosso. Non toccare mio fratello“. Momenti di panico in aula, le forze dell’ordine hanno bloccato la porta con delle catene ma le agitazioni non si sono fermate.
“A 82 anni avete trovato che è della ‘ndrangheta? Prima mio padre non lo era? – urla Vincenzo Marcianò – Ve ne siete accorti adesso?”.