22 Novembre 2024 20:48

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22 Novembre 2024 20:48

Pieve di Teco: bollette pazze Rivieracqua, assemblea pubblica davanti al Comune. “Non siamo disposti a pagare il doppio rispetto al passato”/Foto e Video

In breve: Assemblea dei cittadini venerdì sera sotto i portici, perché il Comune non concede la Sala consigliare. Si costituisce un comitato
I cittadini di Pieve di Teco continuano a essere sul piede di guerra contro le bollette di Rivieracqua e contestano la tariffa unica dell’Ambito territoriale, che per molti di loro equivale a pagare il doppio rispetto al passato. Per questo nella serata di venerdì si è tenuta un’assemblea pubblica, ma. come accaduto in occasione di un precedente incontro sullo stesso tema, le porte del Comune sono rimaste chiuse.

Assemblea dei cittadini venerdì sera sotto i portici, perché il Comune non concede la Sala consigliare. Si costituisce un comitato

Una settantina di cittadini di Pieve di Teco e delle frazioni hanno quindi tenuto la loro assemblea sotto i portici di Corso Ponzoni, davanti al Palazzo comunale, per iniziare a raccogliere le adesioni e costituire formalmente un comitato cittadino che possa portare le istanze degli utenti a Rivieracqua, al Comune, alla Provincia e all’Ambito territoriale. A cominciare dalla convocazione di un Consiglio comunale ad hoc. Spiega Walter Ferrari, ex assessore comunale pievese: “Comune chiuso? Noi pensavamo che la volta scorsa fosse un malinteso, lo speravamo più che altro e abbiamo fatto una richiesta per fare un’altra assemblea, insieme all’Amministrazione, ma al momento non abbiamo risposta  e abbiamo deciso di farne una per organizzarci in comitato e abbiamo chiesto un posto dove riunirci. Purtroppo dobbiamo prendere atto che questa Amministrazione non ha trovato un posto dove far riunire i propri cittadini. Noi comunque andremo avanti lo stesso. Ci riuniamo anche all’aperto,  però andiamo avanti. Noi abbiamo formato un comitato e raccoglieremo le firme per far svolgere un Consiglio comunale ad hoc sulla vicenda di Rivieracqua, perché riteniamo che le tariffe non siano corrette e che debbano essere modulate in modo diverso.  Andiamo a pagare il doppio di quello che si pagava prima e pur comprendendo la situazione debitoria di Rivieracqua siamo però certi anche di non essere stati noi la causa di questi debiti e siamo disposti a pagarli in parte, ma non a dover raddoppiare le tariffe comunali”.

Renzo Brunengo ex sindaco ed ex consigliere di opposzione

Sottolinea Renzo Brunego, sostenitore insieme a Ferrari del comitato cittadino: “Noi dal sindaco ci aspettiamo che sia dalla parte dei cittadini e che si prenda a cuore questo problema, che non è una cosa da poco. È molto importante, perché l’entroterra è veramente massacrato con queste tariffe.  Con queste cifre esagerate non si dà una mano all’entroterra. Noi diciamo al sindaco che faccia una riunione pubblica. Non abbiamo nulla contro il sindaco, ma deve semplicemente essere dalla nostra parte e darci una mano in questa situazione. Rivieracqua, poi, dovrebbe, ma è sempre, il sindaco che deve muoversi, istituire un un ufficio anche solamente un giorno alla settimana a Pieve di Teco, per tutta la valle Arroscia e non far andare la gente a Imperia, a perdere il tempo e fare delle code. Sono tutte cose di buon senso. Nulla contro il sindaco, però è l’Amministrazione che deve muoversi in questa situazione”.

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