22 Novembre 2024 07:30

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22 Novembre 2024 07:30

Imperia: idraulico a processo per incendio colposo in un’abitazione, assolto in Tribunale. Il legale: “Non avrebbe potuto evitarlo”

In breve: Le fiamme, divampate nel seminterrato, avevano causato danni all'edificio e l'intossicazione di diverse persone.

Assolto perchè il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza pronunciata questa mattina in Tribunale a Imperia dal giudice monocratico Antonio Romano (PM Matteo Gobbi) nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati M.M., titolare dell’impresa, accusato di incendio colposo per un fatto avvenuto nel 2020 a Sanremo, presso il condominio Tardini, in via Galileo Galilei. Le fiamme, divampate nel seminterrato, avevano causato danni all’edificio e l’intossicazione di diverse persone.

Imperia: idraulico a processo per incendio colposo in un’abitazione, assolto in Tribunale

“Tutto è partito dalla segnalazione di un’addetta alle pulizie che aveva trovato delle infiltrazioni d’acqua all’interno del locale dei contatori nel seminterrato del condominio Tardini – racconta l’avvocato Carlo Ruffoni, difensore del titolare dell’impresa – la donna ha così avvertito l’amministratore che a sua volta ha contattato la ditta, che invia un idraulico sul posto per verificare la presenza dell’acqua. L’idraulico in quell’occasione ha constatato che anche nel locale adiacente, dove si trovavano i quadri elettrici, c’era dell’acqua e si pensava che arrivasse dal tubo di scarico condominiale che gocciolava sul muro e sui contatori. L’idraulico ha quindi posto in essere un intervento di emergenza posizionando un foglio di plastica per deviare l’acqua e non farla gocciolare sui quadri elettrici, avvertendo il superiore e inviandogli le foto, rassicurandolo di aver effettuato un intervento di emergenza in attesa del lavoro definitivo, che, secondo gli accordi, si sarebbe dovuto fare nel pomeriggio. L’imputato, rassicurato, non ha visionato le foto. Quello che non potevano sapere era che l’acqua in realtà arrivava da un locale adiacente che era completamente allagato. L’acqua quindi bagnava i muri arrivando ai quadri elettrici. Questo lo abbiamo scoperto solo successivamente attraverso gli interventi di bonifica. È stata quell’infiltrazione a causare il cortocircuito che ha provocato l’incendio, avvenuto alle 13.40, quindi non si sarebbe potuto evitare. Inoltre l’impianto elettrico non era a norma, le canaline non erano impermeabili”.

 

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