22 Novembre 2024 02:05

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22 Novembre 2024 02:05

Liguria: passo in avanti per l’applicazione del piano territoriale regionale, al via la sperimentazione con i comuni. Assessore Marco Scajola. “iniziativa unica in Italia che deriva da ascolto del territorio”

In breve: Una volta terminata la sperimentazione l’approvazione definitiva del PTR passerà al vaglio del Consiglio regionale e, al contempo, la Giunta dovrà dare il proprio semaforo verde alle linee guida.

Importante passo in avanti per l’applicazione del Piano territoriale regionale (PTR). Sono infatti stati approvati in Giunta regionale due importanti provvedimenti che consentiranno di dare avvio a un’innovativa sperimentazione sul territorio del PSI (Piano dei servizi e delle infrastrutture), parte fondamentale del suddetto PTR.

L’obiettivo, condiviso con Anci, è quello di collaborare alla redazione di linee guida che supportino tutti i Comuni liguri nella redazione del nuovo piano che avrà nella visione d’insieme del territorio la sua principale peculiarità. Per farlo, attraverso delibera della Giunta regionale, verranno coinvolti diversi Comuni di varie dimensioni e localizzazioni che, con il supporto diretto di Regione Liguria, avranno un anno per redigere il PSI e fungere da modello per tutti gli altri.

Una volta terminata la sperimentazione l’approvazione definitiva del PTR passerà al vaglio del Consiglio regionale e, al contempo, la Giunta dovrà dare il proprio semaforo verde alle linee guida. A quel punto i Comuni avranno a disposizione cinque anni per applicare il Piano territoriale.

“Regione Liguria si dimostra, ancora una volta, all’avanguardia e, soprattutto, a servizio diretto dei Comuni e del territorio – dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola -. Partiamo con una sperimentazione unica in Italia dopo aver ascoltato e recepito le osservazioni ricevute al nostro PTR. Avremo a disposizione uno strumento moderno e rivoluzionario, previsto dalla legge urbanistica n.36 del 1997 e che non è mai stato fatto, che proietterà la Liguria verso i prossimi 30 anni. Verranno messi al centro tutela e valorizzazione del paesaggio, rigenerazione urbana e una visione green con zero consumo di nuovo suolo e con un’attenzione verso le infrastrutture locali e regionali che agevolino la vita dei cittadini”.

“Con la sperimentazione daremo la possibilità ad alcuni Comuni, che hanno già avanzato la propria candidatura, di avere il supporto diretto della Regione per redigere il PSI e fungere da modello per tutti gli altri – continua Scajola-. Da lì, entro un anno, delineeremo delle linee guida e partiremo dunque con il PTR. I Comuni, tra le altre cose, avranno la competenza diretta ed esclusiva del PUL (Piano urbanistico locale) godendo così di un’ulteriore semplificazione legislativa. Su questo tema, dal 2015 a oggi, abbiamo lavorato costantemente per ridurre la burocrazia spesso causa di rallentamenti o blocchi di cantieri, ma anche di pratiche urbanistiche dei singoli cittadini. Abbiamo collaborato e collaboreremo strettamente con Anci in un’ottica di ascolto continuo delle necessità dei singoli territori che è alla base di tutte le attività di questa amministrazione regionale”.

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