La decisione della Procura della Repubblica di Imperia di sospendere i funerali e di aprire un’inchiesta, disponendo l’autopsia, sulla morte, a 77 anni, di Don Teodolindo Antinori, ex viceparroco della Basilica del Duomo di Porto Maurizio, sta facendo molto discutere in città.
Imperia: la morte di Don Teo, ecco perché la Procura ha disposto l’autopsia
Secondo quanto raccolto dal nostro giornale, Don Teo aveva un patrimonio di circa 500 mila euro. Negli ultimi anni era stato avvicinato da più persone, sia interne che esterne alla Curia. Una situazione che, visto il quadro psichico del sacerdote e la presenza di diversi esposti-denunce sulla gestione delle proprietà dell’ex vice parroco, aveva convinto la Procura ad avviare, nel dicembre scorso, l’iter per la nomina di un amministratore di sostegno, poi individuato nel commercialista Achille Fontana.
Nel corso degli ultimi anni, prima della nomina di Fontana, Don Teo aveva redatto alcuni testamenti. Tutti sarebbero stati annullati e sostituiti, secondo quanto trapela, da un unico testamento risalente alla fine del 2023 e ritenuto l’unico ufficiale. Vi sarebbe anche un lascito alla Curia per la costruzione di una chiesa. L’unica parente, ancora in vita, del sacerdote sarebbe una cugina.
Le condizioni di salute del sacerdote non erano ritenute tali da comprometterne la vita. Don Teo, soffriva da tempo per alcune patologie, ma non gravi, ed era stato ospite di diverse case di riposo, tutte in provincia di Imperia, l’ultima delle quali nel dianese.
La Procura avrebbe aperto un’inchiesta (contro ignoti, il fascicolo è sulla scrivania della Pm Maria Paola Marrali) e disposto l’autopsia come scrupolo, proprio per via di una gestione non del tutto trasparente del patrimonio dell’ex viceparroco, in particolar modo nel periodo antecedente alla nomina dell’amministratore di sostegno. Ufficialmente, come da referto dell’Ospedale di Imperia, dove è avvenuto il decesso, sabato scorso, Don Teo sarebbe morto per setticemia. Anche su questo aspetto gli inquirenti intendono fare chiarezza per fugare ogni dubbio e mettere la parola fine a una vicenda particolarmente travagliata.