16 Luglio 2024 12:43

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16 Luglio 2024 12:43

Processo Breakfast: prosciolto Claudio Scajola per intervenuta prescrizione. Critico Lucio Sardi (AVS). “Tutto meno che una vittoria. Immutato il giudizio molto negativo”

In breve: Queste le parole di Lucio Sardi, consigliere comunale a Imperia del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alla sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria che ha prosciolto l'ex Ministro Claudio Scajola per intervenuta prescrizione

“L’esito della pronuncia della corte di appello, al di là del tentativo di rappresentarla come tale da parte di Scajola, è tutto meno che una vittoria in quanto la sentenza ha respinto la richiesta di assoluzione portata dalla difesa, che il sindaco si è però ben guardato da accompagnare con la rinuncia alla prescrizione Queste le parole di Lucio Sardi, consigliere comunale a Imperia del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alla sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria che ha prosciolto l’ex Ministro Claudio Scajola per intervenuta prescrizione, nell’ambito del processo d’Appello a Reggio Calabria che lo vedeva imputato per procurata inosservanza della pena per aver favorito la latitanza dell‘ex Parlamentare di Forza Italia Amadeo Matacena.

La richiesta di assoluzione nel merito presentata dai legali di Claudio Scajola è stata respinta. 

Processo Breakfast: la nota del consigliere Lucio Sardi

“La sentenza della corte di appello di Reggio Calabria che ha dichiarato l’avvenuta prescrizione del reato imputato a Scajola e per cui era stato condannato a due anni in primo grado, dovrebbe chiudere da un punto di vista penale la vicenda dei rapporti tra il sindaco e, tramite la moglie, l’allora latitante, per una condanna di concorso esterno in associazione mafiosa, Amedeo Matacena.

L’esito della pronuncia della corte di appello, al di là del tentativo di rappresentarla come tale da parte di Scajola, è tutto meno che una vittoria in quanto la sentenza ha respinto la richiesta di assoluzione portata dalla difesa, che il sindaco si è però ben guardato da accompagnare con la rinuncia alla prescrizione.

Il sindaco è poco credibile quando dichiara che sarebbe stato “basato sul nulla e finito nel nulla” un processo che lo ha visto condannato in primo grado e poi prescritto, soprattutto visto che alla sua granitica convinzione di essere estraneo ad ogni responsabilità, non ha fatto seguire l’unico atto conseguente, cioè la rinuncia alla prescrizione che avrebbe consentito ai giudici di esprimersi nel merito e non di dover alzare le mani per prendere atto dell’avvenuta estinzione dei termini del reato.

Essendo abituati a distinguere gli aspetti penali da quelli politici e di adeguatezza del comportamento di chi svolge ruoli pubblici, resta immutato il giudizio molto negativo sul comportamento di un politico che aveva ricoperto anche la carica di ministro dell’interno, e che, a suo dire motivato da un “trasporto umano” verso la moglie di Matacena, ha ritenuto di occuparsi della situazione di un ex deputato latitante a Dubai (non in una gelida grotta di montagna) per non scontare una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

Non si prescrivono infatti i comportamenti di Scajola in questa vicenda emersi dall’inchiesta della magistratura che, in un paese diverso dall’Italia (dove pare essersi smarrito il senso del concetto costituzionale di dignità di chi ricopre cariche pubbliche), comporterebbero il naturale “pre-pensionamento” dalla vita politica e istituzionale di chi se ne è reso responsabile.

Se Scajola vuole attribuirsi un “merito” o un titolo per l’esito processuale sulla vicenda Matacena, così come avvenuto per quella della casa vista Colosseo, è ancora una volta quello di “prescritto con formula piena”.

Alleanza Verdi e Sinistra – Sinistra Italiana Imperia

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