5 Novembre 2024 09:18

Cerca
Close this search box.

5 Novembre 2024 09:18

IMPERIA. NUOVA DESTINAZIONE MUSEALE PER I PIANOFORTI DI ANGELO SILVIO NOVARO E ADRIANO AMORETTI

In breve: Si tratta di un pianoforte verticale “Wilhelm Spaethe”, fine Ottocento/primi Novecento, appartenuto al poeta Angelo Silvio Novaro e di un fortepiano della prima metà dell'Ottocento, di proprietà del Dott. Adriano Amoretti, sino ad oggi assegnato in custodia al Circolo Amici della Lirica

Il fortepiano in Biblioteca

 

Nell’ottica della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale cittadino l’Assessorato alla Cultura ha disposto la destinazione museale di due pianoforti in dotazione all’Ufficio Cultura.

Si tratta di un pianoforte verticale “Wilhelm Spaethe”, fine Ottocento/primi Novecento, appartenuto al poeta Angelo Silvio Novaro e di un fortepiano della prima metà dell’Ottocento, di proprietà del Dott. Adriano Amoretti, sino ad oggi assegnato in custodia al Circolo Amici della Lirica.

Entrambi i pianoforti in questi giorni sono stati movimentati e trasferiti presso le loro nuove sedi. Per affinità cronologiche e tematiche il fortepiano è stato collocato nella sezione museale dedicata a Edmondo De Amicis presso la sede della Biblioteca Civica e inserito nell’allestimento che ricrea lo studio dello scrittore, con i libri, le suppellettili, i cimeli che connotano l’officina di lavoro e l’ambiente in cui ha vissuto il celebre personaggio. Lo strumento, proveniente dalla famiglia Fenocchio del Costiolo di Prelà, è per la precisione un pianoforte a tavolino che porta la firma di J.A.Knam, costruttore rinomato a Vienna per la qualità del suo lavoro, e si colloca tra il 3° e il 4° decennio del XIX secolo.

In stato di conservazione mediamente integro necessita però di un restauro sulla parte meccanica, su martelliera, tastiera e cordiera e di un delicato intervento conservativo sul mobile. L’amministrazione spera di reperire in futuro le risorse per attuare queste indispensabili operazioni di manutenzione volte a ripristinare la funzionalità dello strumento salvaguardandone nel contempo l’originalità.

Il pianoforte verticale, è legato al nome di Angiolo Silvio Novaro, poeta che ha lasciato un segno profondo nella cultura ligure e sotto il quale si è formata più di una generazione di studenti. Tutti lo ricordano per le poesie raccolte nel “Cestello”, il suo libro più noto, ma pochi conoscono le prime opere di ispirazione verista pubblicate sulle riviste del tempo e la sua attività di traduttore: Novaro ha infatti tradotto classici della narrativa come “L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e “La vita di Gesù di François Mauriac”. Come direttore della “Riviera Ligure”, assieme al fratello Mario, ebbe contatti letterari e amicizie mportanti con scrittori e poeti come Giovanni Verga e Gabriele d’Annunzio e con autori del panorama culturale del primo novecento. Il dolore per la morte del figlio Jacopo durante il primo conflitto bellico produsse un’opera di intensa commozione “Il fabbro armonioso”, tradotta anche in lingua francese. Proprio in suo ricordo, il poeta donò il pianoforte, infatti come reca l’iscrizione della targa, lo strumento è “Dono di S.E. Angiolo Silvio Novaro in memoria del figlio Jacopo – 11 aprile 1936”. Il pianoforte è stato collocato presso il Museo del Presepe – Pinacoteca civica, nella sala laterale dove sono raccolte le opere pittoriche di Scuola Ligure del Settecento e del primo Ottocento, ambientazione tradizionale di concerti nel periodo natalizio.

«L’operazione di trasferimento dichiarano l’Assessore alla Cultura Paolo Strescino e il Dirigente del Settore Giuseppe Enrico è volta dunque, oltre a preservare il valore intrinseco e storico di questi strumenti, che in qualche modo si connettono alla memoria e alla tradizione della nostra Città, a renderli accessibili e godibili presso sedi idonee. Cogliamo l’occasione per ringraziare i dott. Adriano Amoretti e Francesco Vatteone, Presidente del Circolo Amici della Lirica, destinatario iniziale del fortepiano, sensibili promotori di cultura grazie ai quali è ora possibile la fruizione di questi beni che rappresentano una significativa testimonianza musicale e storica».

 

Condividi questo articolo: