18 Luglio 2024 00:10

Cerca
Close this search box.

18 Luglio 2024 00:10

Imperia: tariffe Tari, aumento del 5,60% per le utenze non domestiche. Assessore Gatti: “Non è una stangata”. Sardi: “Aumenti nonostante servizio di qualità traballante”

In breve: Via libera del consiglio comunale al piano economico finanziario di aggiornamento tariffario biennale della Tari, la tassa sui rifiuti. Le modifiche principali riguardano le finestre di pagamento e un aumento per le utenze non domestiche del 5.60% circa. 

Via libera del consiglio comunale al piano economico finanziario di aggiornamento tariffario biennale della Tari, la tassa sui rifiuti. Le modifiche principali riguardano le finestre di pagamento e un aumento per le utenze non domestiche del 5.60% circa. La pratica è stata approvata con il voto contrario dell’intera opposizione.

Imperia: Tari, via libera a nuove tariffe e finestre di pagamento. La discussione

Assessore Monica Gatti

“Non è una stangata. La scelta di aver posto delle scadenze Tari in maniera differenziata corrisponde a una più razionale distribuzione delle rate. Nell’immediato potrebbe esserci un certo tipo di risposta, ma a regime le cose andranno a posto. Vogliamo tranquillizzare gli utenti e la cittadinanza. L’aumento del 5.60% può esssere visto negativamernte, ma i conti alla mano dicono altro. Un’attività come può essere una caffetteria-bar, che nel 2023 pagava 1.270 euro si ritrova a pagarne 1.334 euro. Questa può essere una stangata? Un negozio nel 2023 pagava 930 euro, ne pagherà 983. Questa incidenza è realistica oppure è una propaganda politica?”.

Lucio Sardi

“C’è un aumento delle tariffe Tari. I cittadini pagheranno un pò di più. Questo aumento dovrebbe interessare le utenze non domestiche, pari a  5.60%. Abbiamo un servizio che ha una qualità traballante i cui costi non accennano a diminuire. Il famoso beneficio promesso ai cittadini non si vede. Vale per tante realtà, ma non per Imperia. Alla fine avremo un aumento delle tariffe e un’anticipazione delle rate”. 

Luciano Zarbano

“Il Comune ha riparametrato il costo del servizio, rispetto al biennio 22-23. Infatti dalla tabella di pagina 6, emerge un aumento dell’importo dei costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Esattamente nel 2022 erano poco più di 1.294.000 mentre nel 2023 sono lievitati a poco meno di 1.328.000. La ragione dell’aumento consiste nella presenza dei costi di trasporto e di smaltimento. Appunto con la chiusura della discarica di Taggia, si è reso necessario il trasporto dei rifiuti nelle due discariche di Savona, infatti abbiamo una maggiorazione di 35 euro a tonnellata, dovuto al loro trasporto e smaltimento. Dalla tabella dello stesso documento si desume un aumento dei costi che interessa anche la raccolta ed il trasporto dei rifiuti differenziati di Frazione Organica.

Inoltre sarebbe necessario un maggiore approfondimento sul costo del personale e sulle tipologie di contratto per i lavoratori. Infatti dalla stessa tabella si evince che gli importi passano da poco più di 128.000 euro a poco meno di 177.000 euro. Ancora da notare un aumento alla voce ‘Costi d’uso del capitale’, infatti si passa da poco più di 2.006.000 a poco più di 3.087.000 euro.

Dalla Relazione di Accompagnamento del Comune emerge che i controlli verranno effettuati da personale del Comune stesso (con l’ausilio anche della P.M.). Mentre dal portale città trasparente emerge che l’appalto del servizio di Direttore per l’esecuzione del contratto per il servizio di igiene urbana e di raccolta rifiuti urbani è stato aggiudicato dalla Società Gesap Consulting s.r.l., per un importo di € 1.634.589. Come mai questa discrasia con la suddetta Relazione di Accompagnamento? Inoltre esistono report del Direttore? Non ho trovato alcun rilievo mosso nei confronti della Ditta circa la qualità e le modalità di esecuzione del servizio.

Sarebbe fondamentale vedere il progetto di gara in modo da controllare se vengono rispettati gli impegni assunti e che hanno determinato l’assegnazione del punteggio più alto in sede di affidamento.

Sarebbe interessante vedere i progetti presentati in sede di gara da tutti i partecipanti e le conseguenti valutazioni della commissione aggiudicatrice.

Ci sono altre domande che meritano una risposta:
è vero che il personale non viene assunto direttamente, ma da cooperative di produzione lavoro? Tra l’altro credo che tale assunzione debba essere autorizzata dall’Ente concedente, a meno che non sia indicato espressamente nella proposta di servizio allegata alla partecipazione alla gara per l’affidamento. Si ricorda che il punteggio devoluto al requisito occupazionale contribuisce in maniera determinante all’aggiudicazione della gara.
È vero che la Cooperativa che viene utilizzata ha la sede nei pressi della De Vizia?
• È vero che sono stati segnalati problemi ai mezzi? Vengono effettuati i controlli ed ispezioni sullo stato dei mezzi? Queste domande sono importanti perché un altro punteggio significativo, che va ad incidere la successiva aggiudicazione della gara, viene assegnato a seguito della promessa di acquisto di automezzi di nuova immatricolazione.
• È vero che a Pieve di Teco viene utilizzato lo stesso personale che viene utilizzato ad Imperia?
• È vero che la pratica del PEF di aggiornamento delle tariffe TARI è stata redatta da un consulente esterno e non dagli uffici comunali?
• Se si, si chiede di conoscere chi sia”.

Matteo Fiorentino

“Abbiamo un piano economico finanziario che va a coprire quasi completamente gli aumenti Istat. Siamo riusciti a garantire le medesime tariffe evitando l’aumento dei costi. Il 69% di raccolta differenziata si raggiunge non solo con un servizio di livello, ma anche con un aumento della coscienza civica. Credo che oggi sia fondamentale riconoscere il valore della raccolta differenziata. Per quanto riguarda la modifica delle date del pagamento Tari, si è fatta scelta di buon senso. La precedente tariffazione prevedeva un’anticipazione di cassa che metteva a rischio gli equilibri dell’ente. Le modifiche sono un sinonimo di buon governo e di sapersi prendere le proprie responsabilità. Desidero segnalare che le per utenze non domestiche gli aumenti delle tariffe sono più bassi rispetto al 2021 e al 2022″.

Laura Amoretti

“La Tari determinerà un ulteriore aggravio sulle imprese. Il problema è se il servizio sia efficiente e se la città sia pulita. Vediamo abbandoni vicino alle Iseco, cestini stracolmi. La figura dell’Ispettore Ambientale è stata approvata dal consiglio comunale ormai un anno fa. Io non ho visto nulla di tutto ciò. O forse non me ne sono accorta per mancanza di risultati tangibili”.

Deborah Bellotti

“Il Comune di Imperia si barcamena tra il 67 e il 69 per cento di percentuale per la raccolta differenziata. Una percentuale ancora troppo bassa. Per le utenze non domestiche sono previsti degli aumenti, non saranno delle stangate, ma sono sicuramente degli aumenti. Sono le categorie più colpite. C’è malcontento. Manca la comprensione del momento storico”.

Alessandro Savioli

“Il servizio porta a porta non ha funzionato. Si è passati alle Iseco. Ma non c’è stato un miglioramento del servizio. Si risolvono le cose a spot, ma non è possibile che occorra telefonare agli assessori per risolvere i problemi. Il servizio deve funzionare. A Costa d’Oneglia, per la festa del paese, si è fatta una pulizia straordinaria, ma questi interventi dovrebbero essere fatti sempre e non solo in corrispondenza di occasioni particolari. L’aumento del 5% non farà piacere alle utenze non domestiche”.

Luca Volpe

Non aumentiamo di un centesimo la Tari per le famiglie di Imperia, ma è evidente che la Tari deve coprire i costi del servizio. Non ci siamo dimenticati quando la raccolta differenziata era al 35% e il costo dell’inefficienza del servizio veniva caricato sulle spalle dei cittadini di Imperia. Dal 2018 ad oggi il servizio di raccolta differenziata è passato dal 35 al 68%. La città era sporca, oggi non lo è più. Siamo onesti”.

Davide La Monica

“Il servizio è migliorabile, ma bisogna ricordarci da dove siamo partiti. Io ricordo piazza Ricci e piazza San Francesco sommerse dai rifiuti. Con le Iseco il servizio sta migliorando, a parte alcune situazioni. Sulle tariffe ci tengo a evidenziare che questa amministrazione ha deciso con uno sforzo di non aumentare la Tari per i cittadini imperiesi. Il 5.60% è un aumento minore dell’aumento Istat. L’amministrazione ha fatto grande lavoro per ridurre l’evasione ottendo grandi risultati”.

Claudio Scajola

“Vorrei fare un ringraziamento agli uffici perché noi a differenza di chi parla senza sapere non abbiamo mai aumentato la Tari e quest’anno facciamo un adeguamento unicamente per le utenze produttive applicando un coefficiente inferiore al coefficente Istat. Tutto ciò è sstato reso possibile perché  gli uffici sono impegnati giorno e notte in una attenta valutazione di tutti i singoli utenti e sono riusciti a recuperare una significativa cifra sull’evasione.

Sulle tariffe Tari sono orgoglioso come Sindaco del lavoro svolto. Nessuna concessione può essere rilasciata senza l’assoluta verifica del versamento della Tari. Alcuni esercizi commerciali non hanno avuto il rinnovo della concessione e sono chiusi. L’Amministrazione ha fatto capire che potranno riavere la concessione una volta pagata la Tari. Sull’efficienza del servizio, tutto si può migliorare. E’ più facile migliorare partendo da zero. Siamo fermi da un anno al 70%, dobbiamo fare un ulteriore passo avanti. Noi stiamo tendendo ad arrivare alla tariffa puntuale. Una considerazione personale. E’ diventato un consiglio dove l’opposizione ci vuole distruggere ogni cosa che presentiamo. Bisogna andare a vedere ognuno cosa ha costruito nella vita. C’è necessità per qualcuno di differenziarsi per capire che in questo concesso vogliamo fare il bene della città in modo trasparente”. 

 

 

Condividi questo articolo: