19 Luglio 2024 09:56

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19 Luglio 2024 09:56

Imperia, fognatura: i residenti di zona Collarina chiedono il rimborso per i lavori. “Spesi 7 mila euro. Ci sentiamo abbandonati”/ Foto e video

In breve: Recentemente i cittadini hanno dovuto eseguire una serie di lavori dal costo di 7 mila euro e hanno intenzione di informarsi per richiedere il riconoscimento delle spese, come recentemente accaduto per la situazione in via Pacialla.

All’appello del consigliere comunale Ivan Bracco (PD), rivolto a tutti i cittadini o gruppi di cittadini che hanno finanziato i servizi fognari per inviare la richiesta di riconoscimento delle spese al Comune, ha risposto Lauro, residente di zona Collarina, che insieme ad altri abitanti, vent’anni fa, ha istituito un consorzio per realizzare l’allaccio fognario. Recentemente i cittadini hanno dovuto eseguire una serie di lavori dal costo di 7 mila euro e hanno intenzione di informarsi per richiedere il riconoscimento delle spese, come recentemente accaduto per la situazione in via Pacialla.

L’intervista a un residente di zona Collarina

Vent’anni fa vi siete uniti ad un consorzio per avere l’attacco fognario. Come mai?

“L’attacco fognario in questa zona è inesistente, nonostante ci facciano sempre pagare le fognature che non ci sono, e quindi siamo stati obbligati a fare un consorzio e ad andarci ad allacciare a San Lorenzo al mare. Questo poichè che era a 400 metri di distanza, più vicino piuttosto che andare ad allacciarci a quello d’Imperia che era a 2 km di distanza.”

Come funziona il Consorzio e quanti siete?

Allora, nel Consorzio siamo 24 e c’è solo un po’ di manutenzione da fare sui pozzi di raccolta, sulle pompe e c’è da pagare l’Enel che abbiamo dovuto raddoppiare perché abbiamo cambiato le pompe perché ormai era più conveniente cambiarle che aggiustarle visto che avevano 20anni. Quello che ci costa è l’Enel”.

Recentemente avete fatto anche un importante intervento?

“Eh sì, abbiamo cambiato le pompe, chiaramente e anche un po’ di muratura per cambiare i pozzetti. Insomma, abbiamo speso sui 7 mila euro”.

Chiedete che il Comune di Imperia ed in particolar modo la Rivieracqua si faccia carico della gestione del Consorzio?

“Sì, la richiesta è questa qua, anche come sembrava l’intenzione c’era di farlo, però poi non si sono più fatti vedere. C’è da dire che non è passato tantissimo, quindi può darsi che poi ritornino fare i sopralluoghi e se la prenda in gestione”.

Vi sentite un po’ abbandonati?

“Eh, certo, anche qua c’è una strada che è via dei Pini, che è stata fatta con gli aiuti del comune, è stata fatta di cemento e ferro 50 anni fa, però l’hanno fatta gli abitanti della zona. Questa strada qua va a finire a Poggi, non è una strada chiusa.

Poi abbiamo la ciclabile a distanza ravvicinata, quindi ci sono i giardinetti sulla sinistra dell’Aurelia verso Sanremo, dove lì basta una piccola stradetta per scendere sulla ciclabile.

Noi ce la siamo fatta a mano. Speravamo che il comune intervenisse per fare il cemento e anche per i disabili, però non si è fatto vedere. Abbiamo fatto anche una raccolta firme per chiedere l’accesso alla ciclabile“.

A proposito della ciclabile, quando ci sono stati fatti i lavori speravate venissero messe le tubature?

Si sperava che facendo la ciclabile nuova da San Lorenzo a Imperia venissero messe dentro anche le fognature, i tubi dell’acqua che qua sono vecchi di cent’anni e le fognature non ci sono”.

 

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