23 Dicembre 2024 02:25

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Operazione antimafia a Milano: nel mirino anche l’appalto del nuovo asilo a Diano Marina. Il sindaco Za, “ben vengano indagini a tutela della legalità”

In breve: In un'operazione della Dia di Milano in manette due imprenditori siciliani. Coinvolta anche l'impresa che si è aggiudicata l'appalto per la costruzione del nuovo asilo di Diano Marina

C’è anche l‘appalto per la costruzione del nuovo asilo di via Rossini, nel parco della Giaiette a Diano Marina, nelle carte dell’inchiesta della Dia di Milano che ha portato all’arresto di alcuni imprenditori accusati di condotte fraudolente per l’aggiudicazioni di appalti pubblici volti a favorire realtà imprenditoriali riconducibili a Cosa Nostra.

In un’operazione della Dia di Milano in manette due imprenditori siciliani. Coinvolta anche l’impresa che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione del nuovo asilo di Diano Marina

Il centro operativo della Dia di Milano oggi ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Francesco Scirocco, 46 anni di Gioiosa Marea, già arrestato nel 2011 nell’ambito dell’inchiesta Gotha 1 e sotto processo a Caltanissetta per bancarotta fraudolenta e Giovanni Bontempo, 59 anni. Entrambi sono accusati di avere, attraverso la costituzione di società operanti nel settore edilizio, tutte aventi sede a Milano, consentito l’operatività di realtà imprenditoriali riconducibili a Cosa Nostra e in particolare al sodalizio mafioso dei “barcellonesi”, operante sul versante tirrenico della provincia di Messina.

Il sodalizio criminoso avrebbe effettuato importanti lavori a livello nazionale anche per Anas, Agenzia del Demanio e persino interventi di ristrutturazione di uffici e alloggi di una sede della Guardia di Finanza di Milano, oltre ad appalti relativi al Pnrr. I due arrestati, in concorso con altri, avrebbero messo in atto condotte fraudolente finalizzate all’intestazione fittizia di diverse società aggiudicatarie di appalti pubblici, sull’intero territorio nazionale, raggirando i controlli e le misure interdittive delle autorità prefettizie, previste dalle normative antimafia. Una volta ottenuta l’aggiudicazione degli appalti, spesso impiegando associazioni temporanee di impresa, provvedevano a conferire i lavori in subappalto ad altre società.

Nelle oltre cento pagine dell’ordinanza relativa agli arresti di Bontempo e Scirocco, si trova diretto riferimento anche alla gara bandita dal Comune di Diano Marina per l’affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la costruzione di un asilo nido, finanziato con fondi PNRR, e per un importo di euro 957.488,188 aggiudicato in data 03/08/2023 a INFRASTRUTTURE M&B srl. Con specifico riferimento a tale pubblica commessa, SCIROCCO individuava ROMANO Angelo, cl. 67, imprenditore catanese operante nel settore edile, come soggetto al quale INFRASTRUTTURE M&B srl avrebbe potuto affidare, in subappalto, la realizzazione totale e/o parziale dell’opera pubblica”. 

In una delle molte intercettazioni telefoniche e ambientali contenute nelle carte dell’inchiesta, Giovanni Bontempo si informa anche circa una gara di appalto non meglio definita, avviata dal Comune di Sanremo.

Il Gico della Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato in via preventiva beni immobili e conti correnti per un valore di 5 milioni di euro. In passato nei confronti di uno dei due arrestati era stato adottato un provvedimento di confisca di beni e denaro per oltre 37 milioni di euro. 

Il Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, appresa la notizia ha evidenziato di non conoscere i soggetti coinvolti nella vicenda. Spiega Za Garibaldi: “L’appalto per il nuovo asilo nido di Diano Marina è stato gestito dalla centrale di committenza della Provincia e non abbiamo alcuna conoscenza diretta né dell’impresa aggiudicataria, né di quelle subappaltatrici. Ciò che abbiamo sempre verificato è il corretto svolgimento dei lavori, che stanno proseguendo regolarmente. Ben vengano le indagini a tutela del rispetto della legalità“. 

 

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