23 Dicembre 2024 19:48

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Imperia: chiusura Koko Beach, il Tar dà ragione al Questore. “Esercizio teatro di plurimi episodi criminosi”

“L’esercizio è stato teatro di plurimi episodi criminosi quali aggressioni e furti ai danni degli avventori”. Così il Tar Liguria ha respinto, nel merito, il ricorso presentato dai gestori della discoteca Koko Beach di Imperia contro il provvedimento di chiusura disposto dal Questore.

Imperia: chiusura Koko Beach, ecco la sentenza del Tar

Nel dettaglio, il provvedimento di chiusura per tre giorni (dal 27 al 30 giugno, restano da scontarne due)  era stato disposto dopo l’accoltellamento di un 35enne nel giugno scorso. “Nessuna responsabilità del Koko Beach, in riferimento a fatti gravi, ma avvenuti fuori dal locale e dalla sfera di controllo del locale, che lavora seriamente, in sicurezza aveva dichiarato il legale dei gestori, l’avvocato, nonchè Vice Sindaco di Imperia, Giuseppe Fossati dopo che il Tar aveva accolto la richiesta di sospensiva.

Una volta entrato nel merito, però, il Tribunale Amministrativo ha confermato la bontà del decreto di sospensione firmato dal Questore Andrea Lo Iacono.

“ll decreto appare immune dai vizi lamentati dalla ricorrente, giacché, come risulta dalle indagini di polizia […] l’esercizio […] è stato teatro di plurimi episodi criminosi, quali aggressioni e furti ai danni degli avventori […] con particolare riferimento ai fatti delittuosi del […] dalla documentazione versata in atti emerge che, sebbene l’accoltellamento sia avvenuto fuori dalla discoteca, la lite è iniziata nei bagni del locale”.

Contrariamente alla tesi ricorsuale – si legge ancora – l’allegata insussistenza di profili di responsabilità per omessa vigilanza in capo all’esercente è irrilevante, poiché, come si è detto, la misura in parola persegue l’obiettivo di produrre un effetto dissuasivo sui soggetti ritenuti pericolosi, i quali, da un lato, sono privati di un luogo di abituale aggregazione e, dall’altro, sono avvertiti che la loro presenza in detto luogo è oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte […] Onde il decreto avversato non si appalesa irragionevole o affetto da vizio istruttorio, tanto più che, persino dopo l’avvio del procedimento di sospensione, le Forze dell’Ordine hanno fermato all’interno della discoteca un uomo in possesso di cocaina, già divisa in dosi a fini di spaccio”.

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