“Nonostante le due richieste ufficiali a due istituti di scuola superiore cittadini e dopo aver scritto al
Provveditore agli Studi della Provincia di Imperia sono stata respinta e ignorata”. Queste le parole di Fatima, ragazza di 16 anni nata in Italia ma cresciuta in Egitto, contenute in una lettera aperta indirizzata al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Fatima ha deciso di rendere pubblica la sua storia, nella speranza che il suo appello venga ascoltato e le possa essere permesso di proseguire gli studi seguendo le sue inclinazioni, costruendosi la sua strada in Italia.
Imperia: respinta da due licei, 16enne scrive una lettera aperta al Ministro dell’Istruzione Valditara
“Spett.le Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, mi chiamo Fatima (uso uno pseudonimo per tutelare la privacy della mia famiglia) sono una ragazza di 16 anni, nata in Italia ma cresciuta in Egitto. Ho vissuto nella patria delle Piramidi fino allo scorso ottobre quando mio padre, un geometra egiziano (con cittadinanza italiana), dopo una vita di sacrifici, è riuscito a portare me e i miei fratelli a Imperia per cercare di darci un futuro migliore.
Le scrivo una lettera aperta, con l’aiuto di un amico, in quanto, nonostante le due richieste ufficiali a due istituti di scuola superiore cittadini e dopo aver scritto al Provveditore agli Studi della Provincia di Imperia sono stata respinta e ignorata.
So che in Italia c’è una legge che garantisce il diritto allo studio fino ai 18 anni e per questo non mi spiego perché le mie due richieste siano state rifiutate e il Provveditore non abbia risposto alla lettera inviata dalla mia famiglia. Ho frequentato un corso di lingua italiana in questi ultimi mesi proprio per prepararmi al mio inserimento scolastico.
Nell’ambito del mio primo tentativo di iscrizione si è parlato della “mancanza di discipline propedeutiche studiate nel biennio” del liceo artistico e che la mia età prevederebbe l’inserimento al terzo anno di studio su cui “graverebbero maggiormente le lacune del percorso pregresso sopra citate”.
Nel secondo tentativo, dalla segreteria del liceo socio sanitario, si è affermato che erano “impossibilitati ad accogliere l’iscrizione della studentessa in oggetto a causa di incapienza delle aule”.
Ho letto alcuni articoli che riguardavano il tema della dispersione scolastica e del suo impegno verso il suo contrasto con un piano da quasi 800 milioni di euro grazie ai fondi del PNRR a cui alcune scuole, anche imperiesi, attingono proprio per questo tipo di progetti.
Mi appello a Lei Signor Ministro al fine di poter proseguire gli studi seguendo il più possibile le mie inclinazioni. Sono certa che un suo intervento potrà consentirmi di iscrivermi ad un liceo, ottenere un diploma ed iscrivermi all’università. Sarebbe un sogno per me e mi auguro tanto che ci sia una scuola pronta ad accogliermi dandomi una possibilità. Ovviamente sono pronta ad incominciare dal primo anno, rimboccandomi le maniche con umiltà e abnegazione”.
Lettera firmata