Durante la partecipazione al programma televisivo Quarta Repubblica, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha affrontato la questione riguardante il governatore della Liguria, Giovanni Toti, agli arresti domiciliari per corruzione e finanziamento illecito. Commentando la possibilità di inviare un’ispezione ministeriale al tribunale di Genova che ha disposto la misura cautelare, Nordio ha dichiarato: “È una situazione che ha molte anomalie, la seguiamo con estrema attenzione. Alla fine valuteremo”. Il ministro ha sottolineato di non comprendere appieno la logica dietro la custodia cautelare disposta per Toti.
Nordio ha espresso profonda preoccupazione per la situazione, facendo riferimento a un evento che in passato lo ha coinvolto, spiegando: “Le immagini [della piazza a Genova contro il presidente della Regione Liguria, coinvolto nell’inchiesta, ndr.] mi hanno riportato purtroppo a un evento di cui fui protagonista 30 anni fa, quando ho interrogato Gianni De Michelis alla procura di Venezia e sotto in piazza c’era un migliaio di persone che insultava quel ministro che fino a un mese prima avevano osannato”.
“Io mi sono sentito umiliato come magistrato – ha proseguito il Ministro – perché ritengo questa strumentalizzazione delle indagini per aggredire una persona che magari fino a ieri era stato un soggetto a cui ti rivolgevi per avere dei favori è stato estremamente sgradevole. Trovo spregevole – ha concluso – che ci siano persone che si accaniscano nei confronti di indagati e da pm, quella volta mi sentii umiliato. Non so come si sentano i miei colleghi adesso di fronte a manifestazioni analoghe”.