“Finalmente! Il 19 luglio la Corte Internazionale di Giustizia ha sentenziato che gli insediamenti illegali (il Diritto Internazionale lo ha sempre dichiarato…) sono ufficialmente illegali! Che i coloni devono ritirarsi e ai Palestinesi deve essere restituito il maltolto.
Come scrive The Guardian, la sentenza rappresenta una sconfitta devastante per Israele davanti al tribunale mondiale perchè coinvolge il comportamento di copertura degli USA, della GB e dei vari ministri del governo israeliano (il link per l’articolo).
La sentenza condanna l’operato dei coloni che continua da tanti decenni nell’indifferenza dei governi, ma che dopo il 7 ottobre ha assunto livelli di violenza ed efferatezza spaventosi contro i Palestinesi, uccidendo e ferendo anche bambini, donne, anziani, persone con disabilità. Ma i coloni e i soldati uccidono anche gli animali allevati, distruggono coltivazioni, case, stalle.
Lo sterminio di circa 38.000 persone – quelle identificate – perché in realtà si parla di 168.000 morti a Gaza, ha costretto i più importanti organismi internazionali a spalancare gli occhi sulla pulizia etnica in tutta la Palestina!
Domenica, quando ero a Nablus, città storica tante volte assediata dall’esercito, per incontrare l’amica Hakima nel Centro per i Diritti delle Donne, ci sono giunte le immagini di due violenti attacchi.
Il primo a Qusra, a Nord, nell’area di Nablus, da parte di un gruppo di coloni dell’insediamento estremista di Esh Kodesh contro attivisti internazionali tra i quali un’Italiana, che stavano accompagnando due contadini al loro campo al quale da ottobre non avevano più potuto accedere proprio per queste violenze.
Un bel numero di questi coloni, giorni prima, aveva incendiato tutta una coltivazione di proprietà palestinese… indisturbati, protetti, anzi aiutati dai soldati… come sempre.
Dal video si vede che prima un giovane avanza e fotografa con fare prepotente i volontari, quindi altri si lanciano, armati dei loro bastoni di legno e ferro colpendo gli internazionali che erano a mani alzate, che chiedevano di fermarsi: buttati a terra, rincorsi, picchiati. Se abbiamo questo filmato è perchè un volontario sempre rimane indietro per documentare, ma anche lui è stato inseguito e gettato a terra. Compiuta la violenza, i coloni se ne sono andati e a loro sono seguiti i soldati israeliani che, con estrema arroganza, urlando, hanno puntato i fucili contro un palestinese che era con gli internazionali, gli hanno sparato ai lati del corpo a scopo intimidatorio e anche loro, una volta esercitato il loro abuso di potere, se ne sono andati.
Tutti gli Internazionali che fanno parte, con volontari anche palestinesi e israeliani di diverse associazioni della Campagna Defend Palestine, sono stati portati all’ospedale di Nablus e per fortuna dimessi dopo le cure necessarie.
Il secondo attacco di coloni è avvenuto contro una famiglia a Sud, nell’area di Masafer Yatta, quella che, in base ad una arbitraria decisione dell’esercito, è diventata zona di esercitazione militare e quindi gli abitanti di 12 villaggi se ne devono andare… perdere tutto…… alcuni per la seconda volta, già vittime della Nakba del 1948.
Anche qui, assalto improvviso: uomini e una donna picchiati, lei buttata a terra…bastonati.. poi… sempre e solo poi… un soldato spara in alto, l’attacco finisce.
Rendere la vita impossibile .. Ogni giorno vengono uccisi ragazzi in diverse parti della Cisgiordania per l’accelerazione che il governo di estrema destra ha dato alla pulizia etnica e tutte queste azioni confermano la fondatezza della decisione della Corte Internazionale di Giustizia.
La notizia, i video hanno fatto il giro del mondo. 20 mln sono state le visualizzazioni su CNN Istagram.
(il link per vedere sintesi di entrambi pubblicati in un articolo della CNN)
Purtroppo questo è il frutto di decenni di totale impunità.
Vedete? Avevo ragione a partire! 🙂
Essere qui è essere testimoni di tanta sofferenza, ma anche di tanta forza e determinazione. È dire al popolo palestinese: i governi fanno finta di non vedere? Noi piccoli invece vediamo, ascoltiamo la vostra voce ed è bellissimo essere con Persone di ogni età, dai 20 anni di Davide, americano, che si è preso la bastonata anche sul volto, ai miei 70: provenienze, esperienze, lingue diverse, fedi e non fedi. Insieme per testimoniare che la solidarietà, la giustizia sono vive e forti, perchè con Vittorio vogliamo sempre”Restare umani”!
S.B.