21 Novembre 2024 13:34

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21 Novembre 2024 13:34

Imperiaware: ecco il nuovo polo digitale di Confindustria. Lavori in dirittura di arrivo. “Struttura riqualificata in grado di ospitare diverse aziende dell’hitech. Spazi comuni, aree co-working e ristorante”/Foto e Video

Sopralluogo questa mattina, giovedì 25 luglio, all’interno del cantiere del nuovo polo digitale “Imperiaware” di Confindustria, in Via Delbecchi, a Imperia. Lo stabile, che una volta ospitava la Caserma dei Vigili del Fuoco, è stato totalmente riqualificato, anche dal punto di vista energetico e sismico e i lavori sono in dirittura di arrivo.

L’inaugurazione ufficiale è prevista per questo ottobre. La struttura sarà in grado di ospitare circa 15 aziende improntate allo sviluppo industriale del settore dell’IT. Ci saranno anche degli spazi comuni, come aree per il co-working, aree relax, sala 3D, nonchè bar, ristorante con terrazza panoramica e un parcheggio dotato di colonnine per la ricarica di auto elettriche.

Paolo Dellapietra – direttore di Confindustria

“Sono aziende nel campo del digitale, dell’open innovation e dell’hitech, sono aziende che erano già presenti sul suolo dell’Imperia, ma anche aziende che vengono da fuori, fin da Genova o da Monaco.

Quindi è un progetto che abbraccia un po’ tutto il territorio della provincia. Avremmo a regime una quindicina di aziende per quasi 120-130 dipendenti e soprattutto il progetto è nato proprio per acquisire nuova forza lavoro, per dare una identità a questo sviluppo industriale del settore dell’IT perché troppo spesso è poco conosciuto e vogliamo dire ai giovani se cercate lavoro in questo campo cercatelo sul vostro territorio perché le nostre aziende stanno assumendo, cercano e hanno la volontà di rimanere qua e di produrre qua.

Anche perché poi il software viaggia sulla fibra, per fortuna non viaggia sulle strade tradizionali, quindi è anche abbastanza semplice, anzi è meglio lavorare in un contesto bello come questo, in un territorio altrettanto bello come questo, dove la qualità della vita è sicuramente buona. 

Il costo dell’operazione è stato circa di 7 milioni di euro, tra acquisto e ristrutturazione. Come diceva lo studio Parolini che ci ha seguito sull’aspetto finanziario, attraverso i bonus siamo riusciti a avere un considerevole risparmio di quasi il 50%”. 

Antonio Parolini, advisors progetto Imperiaware

“Sì, assolutamente, siamo molto orgogliosi di essere stati advisor di questa operazione, grazie a Confindustria. Ci siamo occupati della pianificazione economica e finanziaria, ma soprattutto del credito d’imposta

Siamo contenti di aver contribuito a portare a casa oltre 3 milioni di euro di credito d’imposta, che quindi è stato un finanziamento da parte dello Stato su una operazione così importante per il nostro territorio e per lo sviluppo economico”. 

Parlano Saul Convalle e Giancarlo Papone

Come verrà gestito il polo? Il Polo fondamentalmente avrà una gestione che da un lato è un condominio di aziende per cui da un punto di vista poi di opportunità di quelle che sono la ricerca del personale, l’ambito delegativo, ovviamente anche l’aspetto infrastrutturale delle sale comuni e tutto quanto avrà una sua unità di gestione che permetterà l‘utilizzo delle varie parti e dei vari aspetti. 

Ovviamente l’obiettivo dell’ambito del Polo è quello di creare anche da un lato promozione per quello che è il settore tecnologico digitale per ovviamente far crescere le aziende del settore sul territorio, oltre a trarne anche di nuove che sono interessate eventualmente a collaborare qua su Imperia e con le aziende già presenti e oltre a fare tutta una serie di percorsi legate, come dicevo prima, alle risorse umane e quindi il fatto di poter creare sinergie con le scuole, quindi dare a disposizione degli spazi per fare laboratori, dare ospitalità attraverso le aziende a ragazzi che vogliono intraprendere dei percorsi formativi di crescita, perché l’esigenza è molto alta e noi abbiamo necessità di inserire persone all’interno

Come si sono svolti i lavori? L’operazione è stata a livello edile, una operazione complessa, questa sede era la sede storica dei Vigili del Fuoco d’Imperia.

Una parte, questa dove siamo ora, è stata demolita e ricostruita, mentre la parte storica è stata mantenuta anche per un discorso di mantenimento della storia ed è stato fatto proprio uno studio strutturale di allineamento sismico, in maniera tale che la struttura che poi verrà debita a questo nuovo polo tecnologico sia assolutamente sicura in caso di terremoto e quindi adeguata a livello sismico, questo per quanto riguarda la struttura. 

Per quanto riguarda invece i lavori energetici, anche in questo caso il polo tecnologico è all’avanguardia, quindi sono stati attuati tutti quei lavori, quelle misure di tipo energetico a partire dallo studio proprio del contenitore, quindi di diminuire in senso assoluto il consumo di energia a quello di creare energia attraverso un importante impianto fotovoltaico che crea una potenza di circa 40 kilowatt e che quindi assicura una quota della parte dell’energia. Ovviamente 13 aziende sono molto energivore e quindi hanno bisogno

Infine per ultimo è stato creato una zona ristorante con una terrazza panoramica che permette ovviamente alle aziende di avere quel comfort che è importante, anche proprio a livello di qualità di vita, qualità del lavoro, nonché, perché no, anche un’area dove in determinate condizioni le persone, oppure si può anche creare delle opportunità di lavoro tra le persone.

Sull’aspetto tecnologico se mi è permesso ancora aggiungere una cosa importante che sono stati fatti anche diciamo degli interventi sicuramente per quanto riguarda la connettività che diventa un elemento fondamentale ovviamente trattandosi di aziende del settore IT e quindi verrà diciamo presa direttamente la connettività dalla dorsale europea che passa qua vicino e quindi avremo una connettività importante presso questa sede, oltre che alcuni interventi, come per esempio una sala immersiva 3D, dove sarà possibile fare attività innovative per quello che riguarda la presentazione, la comanda a distanza e attività di questo genere.

L’inaugurazione di questo polo tendenzialmente è un percorso che si vedrà nel tempo l’evolversi di novità tecnologiche, di percorsi innovativi di cui si vuole essere fondamentalmente casa”. 

Maurizio Bertolino spiega come è stato realizzato il logo: l’unione tra le due realtà principali del nostro territorio che sono l’entroterra e la costa, quindi il simbolo verde e blu, il verde per l’entroterra e il blu per la costa e l’unione di questi due elementi viene fatta proprio dal polo digitale per proiettare il nostro territorio nel futuro e nella digitalizzazione, che è sempre più presente nelle nostre vite e nelle vite delle aziende che operano nel nostro territorio”. 

Michele Parisi, per quanto riguarda la gestione saranno le aziende che si occuperanno di questa struttura? “Beh sì a tutti gli effetti è una struttura che è costituita in condominio come un condominio classico, ovviamente ci saranno oltre che le proprietà private degli spazi comuni, condivisi delle aree relax, delle aree di ristoro, il bar, delle sale tipo co-working, in condivisione, in modo tale che anche ospiti o persone esterne possano condividere o noleggiare questi spazi comuni nell’interesse generale del condominio. 

Ovviamente l’operazione è partita come promozione da Imperiawere, ma in realtà fin dall’inizio si è costituita con la condivisione della comproprietà, quindi più imprenditori hanno creduto nel progetto, hanno acquistato in pro quota varie porzioni e lo hanno fisicamente costituito in condominio. 

Il nostro studio ha realizzato l’unione, ha creato la comunione e quindi ha portato fino ad oggi alla riunione in più occasioni di questi imprenditori per trovare di comune accordo le soluzioni progettuali, le soluzioni di finiture, quali aree dedicare agli spazi comuni, quindi scegliere tutte le aree operative. Uno spazio importante sarà dedicato anche all’area parcheggi, che è un’area che sarà dotata ovviamente di colonnine di ricariche elettriche, perché ormai siamo orientati anche nei condomini su questa prospettiva. Quindi tutto l’asset sarà un qualcosa di sicuramente innovativo e quindi ad Imperia un polo tecnologico come questo costituito in condominio è assolutamente da considerarsi una novità”

Ecco il polo digitale “Imperiaware”

Il progetto di Confindustria Imperia nasce con l’intenzione di dare una “casa” alle imprese tecnologiche della provincia di Imperia. Il gruppo promotore, nato all’interno dell’associazione degli industriali del Ponente Ligure, è partito elaborando e analizzando diverse soluzioni logistiche e differenti modelli di gestione ed organizzazione. Dopo aver esaminato edifici pubblici inutilizzati, edifici industriali in disuso, edifici in costruzione non ancora finalizzati e progetti di nuova edificazione, la convergenza è andata sull’acquisto diretto in capo alle imprese interessante dell’immobile dell’ex caserma di Vigili del Fuoco di Imperia.

Il lavoro è stato meticoloso, profondo ed attento in primis agli interessi delle imprese, ma con una forte attenzione ai temi dello sviluppo locale e alla crescita del lavoro e delle occasioni di business per la provincia di Imperia. Il lavoro preliminare ha permesso al gruppo promotore di avere una serie di punti fermi sui quali costruire il modello di gestione ottimale.

L’analisi, in particolare, ha fatto emergere quale siano le esigenze delle imprese interessate ad insediarsi nel Polo Digitale, che richiedono un ambiente di lavoro che sia:

  • versatile (le imprese hanno lavoratori stabili e temporanei, richiedono spazi propri modulabili);
  • moderno (le imprese rappresentano il settore IT e hanno una immagine orientata al futuro);
  • connesso (deve essere garantita la migliore connettività alla rete Internet con fibra ultraveloce direttamente spillata dalla dorsale europea);
  • aperto (che ospiti anche progetti esterni interessati ad insediarsi e crescere ad Imperia);
  • sicuro (con accessi controllati, con spazi privati delle imprese, garantendo la riservatezza del business e la non permeabilità della rete).

Il Polo Digitale vuole essere quindi in primis un acceleratore di business per le aziende presenti, in quanto la presenza fisica nello stesso edificio permette di creare sinergie, progetti comuni e start-up innovative. Questo processo viene valorizzato ed incentivato da Confindustria Imperia attraverso il Digital Innovation Hub Liguria di cui l’associazione è socio fondatore.

In particolare, le aziende presenti possono usufruire di servizi di informazione, sensibilizzazione e valutazione circa le opportunità connesse all’implementazione di tecnologie 4.0 nei processi produttivi di beni e servizi; mentoring e formazione; indirizzamento verso soggetti qualificati pubblici e/o privati altamente specializzati negli ambiti tecnologici 4.0; sostegno per accedere a finanziamenti pubblici e privati; supporto alla consulenza strategica in ambito Industria 5.0; interazione con i DIH nazionali ed europei, oltre che con altre strutture e organizzazioni considerate opportune e utili.

Il progetto di Confindustria Imperia non vuole esaurirsi con il compimento del Polo Digitale, ma si pone il fine più ambizioso di diventare un punto di riferimento per nuovi progetti di insediamento e sviluppo aziendali nel territorio al fine di creare un volano di crescita e di occupazione, soprattutto, per le nuove generazioni. A questo obiettivo contribuisce anche lo sviluppo della rete di poli tecnologici e dell’innovazione già presenti in Italia e con alcuni dei quali si hanno già rapporti di collaborazione. Inoltre, il settore dell’IT ha un elevato sviluppo occupazionale, come dimostra la costante domanda di personale che spesso fatica a trovare riscontro in figure qualificate sul territorio riscontrata negli ultimi anni.

Il Polo Digitale può rappresentare, quindi, un elemento innovativo anche nella progettualità dei percorsi didattici che interagiscono anche con altre filiere come, ad esempio, quella della nautica, che richiede con sempre maggiore necessità soluzioni di software avanzate a bordo di scafi importanti oltre ad analisi di Big data per aziende manifatturiere nautiche, e quella dell’agroalimentare.

A cura di Alessandro Moschi

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