31 Luglio 2024 09:18

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31 Luglio 2024 09:18

Imperia: Aurelia Bis, ecco i dettagli del lotto 1. Tratte, gallerie, viadotti e ponti

E’ notizia di ieri, 29 luglio, la pubblicazione dell’avviso pubblico per la valutazione dell’impatto ambientale del lotto 1 dell’Aurelia Bis, ovvero il tratto tra il Prino e la Statale 28. Si tratta, come detto, dell’atto amministrativo propedeutico alla convocazione della Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto. Ma cosa prevede, nel dettaglio, il progetto del lotto 1?

Imperia: Aurelia Bis, il lotto 1 ai raggi x

In premessa, va detto che verranno allestiti svariati cantieri in diverse zone della città. Ci sarà però un cantiere base, situato in prossimità dello svincolo Imperia Ovest, con accesso da via Delle Viole, dove è prevista la localizzazione degli allestimenti logistici destinati ai servizi per il personale addetto all’esecuzione dei lavori (dormitori, mensa, primo soccorso, servizi igienici, ecc).

Il progetto è illustrato nella relazione paesaggistica, dove si legge: “la variante all’abitato di Imperia. Aurelia Bis, presenta giacitura prevalente ovest-est e si sviluppa complessivamente per circa 10 km (10.021,80 m). Si propone di realizzare un itinerario in variante classificato come strada extraurbana secondaria di tipo C1 ad una corsia per senso di marcia“.

L’intero tracciato, lungo circa 10 km, è suddiviso in 5 tratti. Parte da Ovest collegandosi all’esistente Statale Aurelia” in prossimità della foce del Torrente Prino e, aggirando a nord l’abitato imperiese, termina in corrispondenza del torrente Impero, collegandosi alla Statale 28 “Col di Nava” in prossimità del KM 138.

Lungo il tracciato è prevista la realizzazione di 3 viadotti (PrinoCaramagna Impero), per una lunghezza complessiva di circa 460 metri, oltre a 4 gallerie naturali (Monte Calvario, Costa Murata, Meriello e Bardellini) per uno sviluppo complessivo di circa 3,62 km.
È prevista la realizzazione di otto nuove rotatorie per la riconnessione della variante alla rete stradale esistente:

  • Rotatoria Aurelia
  • Rotatoria Prino
  • Rotatoria Imperia Ovest
  • Rotatoria Caramagna
  • Rotatoria Artallo
  • Rotatoria Baitè
  • Rotatoria Impero
  • Rotatoria Col di Nava

Ecco le cinque tratte

Tratto 1 – dalla foce del Torrente Prino fino alla connessione con il casello “Imperia Ovest” dell’Autostrada A10 “dei Fiori

Il Tratto 1 dell’asse principale collega, in prossimità della foce del Torrente Prino, l’esistente Statale Aurelia” con il casello “Imperia Ovestdell’Autostrada A10: lo sviluppo di questo tratto è la somma di due rami distinti inframezzati dalla rotatoria “Prino” per complessivi 698.89 m.
Il tratto in oggetto tra la rotatoria Aurelia e la rotatoria Prino segue il sedime di Via Ballestra, che costeggia l’argine fluviale, salvo discostarsene verso la fine per ricollegarsi alla rotatoria Prino che si trova ad una quota superiore onde consentire lo scavalco del torrente.
Il tratto tra la rotatoria Prino e la rotatoria Imperia Ovest presenta una prima parte rettilinea, lungo la quale si trova il ponte ad arco sul Prino, seguita da una curva di approccio alla rotatoria. Il tracciato è stato ottimizzato per evitare interferenze con il diffuso edificato presente nella zona. La rotatoria “Imperia Ovest” da accesso all’A10 per mezzo dell’omonimo casello.

Tratto 2 – si estende a partire dal Tratto 1 fino al Torrente Caramagna

Il Tratto 2 dell’asse principale (L=690 m circa) collega lo svincolo “Imperia Ovestdell’Autostrada A10, con la località Caramagna posta nell’entroterra dell’abitato imperiese. Percorrendo il tracciato secondo l’ordine crescente delle progressive, questi presenta dapprima una curva destrorsa di grande raggio (750 m), quindi, dopo un rettifilo, una curva in sinistra di raggio minore (300m) che da accesso alla
rotatoria “Caramagna”; dal punto di vista altimetrico presenta un andamento crescente monotono (livelletta con pendenza p=2.70%). Esso attraversa per quasi tutto il suo sviluppo longitudinale il Monte Calvario mediante la realizzazione di una galleria di lunghezza pari a 462.00 m (Galleria Monte Calvario).
La posizione e la geometria della rotatoria Caramagna è definita con riferimento alla compatibilità idraulica dell’opera nel suo insieme per il tratto interessante l’ambito fluviale, area di svincolo e ponte di attraversamento dell’alveo attivo dell’omonimo torrente.

Tratto 3 – dal Torrente Caramagna fino alla località Artallo

Il Tratto 3 dell’asse principale collega la località Artallo, posta a tergo dell’abitato imperiese, con il tratto precedente (loc. Caramagna) e con lo svincolo “Imperia Ovestdell’Autostrada A10 . Esso è ubicato in posizione parallela al tracciato esistente dell’A.d.F. ed ha uno sviluppo complessivo di 1170.63 m. Il tracciato riparte dalla rotatoria “Caramagna” ubicata in destra idrografica del Torrente Caramagna, con una curva di grande raggio (1590 m) direttamente in soluzione di viadotto (L=290.00 m), quindi dopo una breve trincea prosegue dapprima con un lungo tratto (265 m) in galleria artificiale (onde minimizzare gli impatti visivi a mezza costa) prima del tratto di galleria naturale (360 m), per complessivi 625 m della galleria Costa Murata che si sviluppa in rettifilo e fuoriesce all’aperto in prossimità del tratto terminale, ovvero in prossimità dell’intersezione in rotatoria “Artallo”. Dal punto di vista altimetrico presenta un andamento crescente monotono (livelletta con pendenza del 4.0% in viadotto e del 2.55% in galleria). La rotatoria “Artallo” è rimasta pressochè invariata rispetto alle precedenti versioni, salvo un modesto
riposizionamento planoaltimetrico per motivi idraulici.

Tratto 4 – si estende dal Tratto 3 e termina in prossimità della località Baitè

Il Tratto 4 dell’asse principale rappresenta il collegamento est-ovest tra la località Baitè e la località Artallo; permette altresì di collegare in modo veloce e diretto gran parte dell’entroterra imperiese di ponente con lo svincolo dell’Autostrada A10 “Imperia Ovest”. È ubicato, come il tratto precedente, in posizione parallela al tracciato esistente dell’Autostrada dei Fiori ed ha uno sviluppo complessivo di 798.91 m; percorrendo il tracciato secondo l’ordine crescente delle progressive, questi presenta una successione di due rettifili con interposta una curva sinistrorsa di grande raggio (R=800 m) e i relativi raccordi a raggio variabile (clotoidi).

Dal punto di vista altimetrico presenta un andamento crescente monotono (livelletta con pendenza p=2.95%). Esso attraversa per quasi tutto il suo sviluppo longitudinale l’ammasso roccioso esistente mediante la realizzazione di una galleria di lunghezza pari a 627.50 m (Galleria Meriello). in termini di sicurezza, soprattutto in quanto sviluppata in galleria) e di una intersezione a dislivello tra due gallerie
con tratti funzionali di immissione insufficienti, si ha con il progetto attuale un layout molto lineare.

II cambio di direzione richiesto dal corridoio, che deve proseguire verso Nord, avviene in corrispondenza della rotatoria, che risolve anche l’intersezione con Via Giovanni Strato che costituisce la viabilità di collegamento con l’abitato.

Tratto 5 – ha origine dalla località Baitè e termina in corrispondenza della viabilità esistente Statale 28 “del Colle di Nava” in sinistra orografica del Torrente Impero a tergo del concentrico cittadino.

Il Tratto 5 dell’asse principale consente di collegare in direzione sud/nord/nord-est la località Artallo con la viabilità esistente S.S. 28 “del Colle di Nava” ubicata in sinistra orografica del Torrente Impero a tergo del concentrico cittadino; va altresì ad implementare il futuro collegamento diretto tra l’entroterra imperiese e lo svincolo autostradale di “Imperia Ovest”, dirottando così, al di fuori del concentrico cittadino in direzione di ponente, il traffico proveniente dall’entroterra imperiese e dalla Valle Tanaro (nel caso specifico il traffico è legato agli spostamenti turistici tra il Piemonte e la Liguria che si intensificano soprattutto nei periodi estivi).

Dal punto di vista prettamente planimetrico, percorrendo il tracciato secondo l’ordine crescente delle progressive, questi presenta un ampio tratto in rettifilo,quindi piega a destra mediante un’ampia curva (R=870 m) e termina con un breve tratto in rettilineo; ha uno sviluppo complessivo di 2282.73 m. L’andamento altimetrico è di tipo decrescente monotono: livelletta caratteristica di pendenza pari a 2.6%.

L’asse principale in progetto attraversa in sotterraneo per quasi tutto il suo sviluppo longitudinale l’ammasso roccioso del Monte Bardellini mediante una galleria di lunghezza pari a 1934.00 m (Galleria Monte Bardellini). Nel tratto finale in rettilineo esso scavalca il Torrente Impero mediante un ponte ad arco di luce pari a circa 100.0 m.

Per quanto riguarda lo svincolo sul Torrente Impero, in perfetta osservanza alla prescrizione Cipe, il tracciato è stato spostato più a nord di circa 250 m e la connessione con le strade lungo argine del T. Impero (prima del tutto assente) è stata resa completa per tutte le direzioni.

Un sistema di due rotatorie (rotatoria Impero e rotatoria Col di Nava) consente le connessioni tra la SS.28, la nuova variante, via Pontevecchio verso il centro cittadino, e il casello autostradale “Imperia est”.
La configurazione permette inoltre il proseguimento dell’itinerario di variante verso la riviera di Levante.

Le Gallerie

Nel complesso, lungo la variante in progetto, sono previste 4 gallerie.

Tratto da Imperia Ovest a Caramagna
Galleria Monte Calvario: Lunghezza galleria in naturale: 385m
Lunghezza totale galleria: 467m

Tratto da Caramagna a Artallo
Galleria Costa Murata: Lunghezza galleria in naturale: 355m
Lunghezza totale galleria: 655m

Tratto da Artallo a Baitè
Galleria Meriello: Lunghezza galleria in naturale: 510m
Lunghezza totale galleria: 612.5m

Tratto da Baitè a Torrente Impero
Galleria Monte Bardellini: Lunghezza galleria in naturale: 1895m
Lunghezza totale galleria: 1934m

“In generale – si legge nella relazione – le problematiche inerenti la realizzazione delle gallerie in oggetto sono relative agli impatti degli scavi degli imbocchi nel contesto edificato del territorio attraversato. Ciò ha comportato la realizzazione di opere di sostegno di altezze significative, sia provvisorie che definitive, resasi necessarie non solo per limitare l’impatto sul territorio ma anche per le limitate lunghezze delle tratte d’uscita dalla galleria allo svincolo immediatamente antistante. Questa condizione, particolarmente impegnativa per lo sviluppo delle opere, ha influito in modo importante. nella scelta delle sistemazioni definitive degli imbocchi delle gallerie in quanto, dovendo garantire la visuale libera lungo l’assetto stradale, ha indirizzato verso soluzioni con portali d’imbocco di lunghezza ridotta e prosecuzione con
muri rivestiti in pietrame a sostegno delle pareti di scavo delle trincee antistanti”.

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