23 Dicembre 2024 10:57

23 Dicembre 2024 10:57

Imperia: “La Bassa (saga di Tre Palmi)”, il libro di Stefano Fratoni e Davide Ponchione. “Nato per gioco, grazie a un caro amico che non c’è più”

In breve: Si intitola "La Bassa (saga di Tre Palmi)" il libro scritto dai due imperiesi Stefano Fratoni e Davide Ponchione, precisamente di Diano Marina e di Lingueglietta, 'membri del Collettivo Scrittori e Contadini.

Si intitola “La Bassa (saga di Tre Palmi)” il libro scritto dai due imperiesi Stefano Fratoni e Davide Ponchione, precisamente di Diano Marina e di Lingueglietta, ‘membri del Collettivo Scrittori e Contadini. Questo libro comico e molto originale sta ora attraversando una fase cruciale: è al “vaglio” dei lettori grazie alla casa editrice “Bookabook” (clicca qui). Questa innovativa piattaforma editoriale, dopo aver selezionato un manoscritto inedito attraverso un pool di professionisti, lo presenta in anteprima ai lettori, offrendo loro la possibilità di contribuire al suo successo attraverso il passaparola. Se il libro raggiunge un minimo di 200 preordini, entra ufficialmente nel circuito editoriale e sugli scaffali delle librerie. “La Bassa” è già a buon punto, con circa 130 preordini raccolti.

Com’è nata l’idea del libro?

“L’idea è nata per gioco, sotto l’ombrellone – racconta Stefano – Faccio il bagnino stagionale e Davide veniva spesso a trovarmi. Abbiamo deciso di raccontare una storia senza avere una mappa, solo una bussola. Tutto è nato dalla nostra fantasia, giorno per giorno, inventando passo dopo passo. Quello che doveva essere solo un divertimento si è trasformato in qualcosa di più. La storia narra di un ragazzo che vive con una caratteristica particolare che lo isola e lo fa sentire un emarginato. Tuttavia, nel suo viaggio, questa dote diventa fondamentale, sia nel bene che nel male. È un viaggio grottesco in un mondo che non esiste, ma che potrebbe esistere in futuro. I personaggi sono sopra le righe e interessanti da conoscere. Bisogna scoprire se le città che il protagonista aspira a raggiungere esistono veramente. Il nostro intento è di far ridere e riflettere i lettori”.

Com’è stato scrivere un libro a quattro mani?

“Il nostro lavoro è frutto di un confronto costante. Abbiamo avuto discussioni, ma siamo amici fin da ragazzini e abbiamo molta confidenza. Questo ci ha permesso di arrivare alla fine del progetto. Il nostro stile è simile e non si nota chi scrive cosa. Questo è il nostro primo libro, ma abbiamo già quasi ultimato la continuazione. Inoltre, stiamo scrivendo un giallo ambientato a Sanremo. Abbiamo sempre scritto per conto nostro, ma abbiamo visto che le nostre caratteristiche sono complementari e abbiamo unito le forze”.

Cos’è il Collettivo Scrittori e Contadini?

Abbiamo fondato il Collettivo Scrittori e Contadini perché crediamo che ‘Penna e zappa coltivino germogli di rivoluzione’. Oggi, penna e zappa sono due strumenti molto rivoluzionari: con la penna puoi inventare mondi e mettere in crisi interi stati, mentre con la zappa puoi essere autosufficiente e imparare tanto dalla natura. Essendo entrambi contadini e scrittori, era inevitabile unire queste due passioni“.

Vi lega anche un caro amico in comune?

“Sì, si può dire che questo progetto è nato grazie a un nostro amico comune che purtroppo non c’è più, conosciuto da tutti come Cipo. È stato lui a farci rincontrare dopo anni di distacco. Ha insistito molto affinché ci incontrassimo di nuovo e, anche se non è più tra noi, gli dobbiamo molto. Grazie a lui, siamo riusciti a creare questa storia. Ci ha fatto quest’ultimo regalo”.

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