È stata bocciata in consiglio comunale a Imperia una mozione riguardante la modifica al regolamento per la disciplina dei referendum comunali, per via della mancanza del Quorum indicato. Sono amareggiati i consiglieri di minoranza Loredana Modaffari e Lucio Sardi.
Secondo i consiglieri “Il Comune di Imperia è privo di un regolamento relativo al referendum abrogativo. Con un colpo di teatro, comunque abbastanza prevedibile, la maggioranza ha trovato un escamotage, bocciando la nostra mozione. Ci attiveremo verso gli organismi di governo, perché viene negato un diritto costituzionale“.
Imperia: bocciata mozione su modifica Regolamento per la disciplina dei Referendum Comunali
“Dobbiamo necessariamente agire in un’altra maniera – spiega la consigliera di minoranza Loredana Modaffari – Penso che sia l’unico comune in tutta Italia dove non sia garantito un diritto costituzionalmente previsto, all’articolo 75 è previsto.
Sappiamo che esiste questo referendum, è un referendum che può essere sia consultivo che abrogativo, nello statuto del comune di Imperia si fa riferimento ad entrambi, alla triplice forma del referendum, si fa poi riferimento ad un regolamento.
In realtà poi il regolamento che norma l’esecuzione di questo referendum fa riferimento poi solamente al referendum consultivo. Di conseguenza si è chiesto solamente di normare il referendum abrogativo che in questo comune non è normato.
L’abbiamo fatto nel migliore dei modi quindi senza perdere tempo a fare un nuovo regolamento ma chiedendo che venisse applicato il regolamento consultivo al regolamento abrogativo.
Con un colpo di teatro comunque abbastanza prevedibile la maggioranza ha trovato un escamotage, quindi invocandola una pretesa assenza di una previsione del quorum all’interno della nostra proposta. Quindi quorum che è indispensabile per quanto riguarda il referendum abrogativi al contrario di quanto riguarda il referendum consultivi, ma ben sappiamo che da normativa nazionale si fa riferimento al quorum previsto quindi 50 più 1. Non era così, è stato ovviamente un escamotage solo e tanto per prendere tempo.
Ciò non toglie che in questo momento il Comune di Imperia è privo di un regolamento relativo al referendum abrogativo.
Ai cittadini imperiesi non è permesso di esercitare un diritto costituzionalmente garantito. Questo è quello che abbiamo potuto vedere stasera.
Aggiunge il consigliere Lucio Sardi (AVS): “Il comportamento ostruzionistico della maggioranza è emerso in maniera abbastanza chiara per un fatto.
Noi abbiamo portato questa pratica in commissione, abbiamo avuto la validazione del segretario generale perché c’è comunque un vaglio di legittimità di questo tipo di pratica perché era una vera e propria deliberazione di modifica di un regolamento.
In commissione la maggioranza non ha detto nulla. Si è presentata in Consiglio tirando fuori questo pretesto della mancanza del quorum indicato, non ha fatto nessuna proposta di emendamento né in Commissione né in Consiglio Comunale, cosa che noi avremmo potuto benissimo accettare e ha votato contro, cercando un pretesto.
Loro vogliono evitare che si tengano i referendum o meglio il referendum che è già stato presentato che riguarda la questione dei parcheggi. Ed è un referendum che i cittadini imperiesi, rispettando il regolamento, rispettando le norme che ci sono sui referendum comunali devono avere il diritto di esercitare.
Siccome questo diritto viene negato in maniera vigliacca e strumentale da parte di questa amministrazione, ci attiveremo verso gli organismi di governo, perché viene negato un diritto costituzionale che non è consentito a questa maggioranza di negare.
Perché lo statuto comunale prevede il referendum abrogativo, devono mettere i cittadini di Imperia nella condizione di poterlo tenere, perché è previsto da una norma superiore”.
“Ci attiveremo sicuramente con il Ministero – conclude la consigliera Modaffari – tramite la figura del Prefetto, quindi attiveremo quelli che sono i canali istituzionali ma veramente con l’amarezza e con la presa di coscienza che c’è, solamente per motivi assolutamente brutto dire personali ma comunque per motivi ostruzionistici, viene negato un diritto.
Si è fatto riferimento allo specifico referendum, ma in questo momento qualsiasi referendum abrogativo con qualsiasi oggetto, i cittadini di Imperia intendessero promuovere non sarebbero in condizione di farlo perché manca la norma, perché manca il regolamento specifico relativo all’abrogativo.
Noi abbiamo cercato di inserirla, ci è stato negato con un pretesto assolutamente infondato ai cittadini di Imperia comprendere in che tipo di regime siamo in questo momento, in questo comune”.