Nella mattinata del 26 luglio un equipaggio dell’Ufficio Anticrimine e personale della squadra volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sanremo, mentre perlustravano il perimetro dei Giardini Medaglie d’oro, notavano un uomo adulto che cedeva un pezzo di sostanza stupefacente ad un altro più giovane e quest’ultimo gli consegnava una banconota da 10 euro come corrispettivo.
Immediatamente gli operatori, avendo assistito allo “spaccio” in flagranza, traevano in arresto l’uomo più anziano risultato poi esser un sanremese di sessantuno anni con diversi pregiudizi di polizia, mentre al più giovane (acquirente) veniva elevata una sanzione amministrativa per l’avvenuto acquisto, secondo quanto previsto dalla normativa in materia di disciplina degli stupefacenti.
La sostanza (presumibilmente hashish) oggetto dell’avvenuta cessione e quella trovata addosso all’autore del reato a seguito di perquisizione personale veniva posta sotto sequestro per un totale complessivo di circa 5 grammi.
Al termine degli atti di rito, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Imperia, l’arrestato veniva messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che convalidava l’arresto il giorno successivo.
Il giorno 27 luglio personale in servizio al mercato settimanale riconosceva un uomo di origini tunisine, ricercato da qualche giorno per l’esecuzione di un provvedimento restrittivo disposto dal Magistrato di Sorveglianza di Genova. Tempestivamente giungeva sul posto personale della squadra volante che pattugliava la zona circostante il mercato di Piazza Eroi sanremesi che, unitamente all’altro equipaggio, procedeva all’arresto.
In particolare, l’uomo tratto in arresto, tunisino di anni quarantacinque, già affidato in prova ai Servizi Sociali, era stato segnalato più volte nel giro dell’ultimo periodo, sia per ripetute violazioni alle prescrizioni impostegli dal Magistrato di Sorveglianza (permanenza notturna in abitazione, mancata comunicazione di eventuale cambio di residenza) oltre che per la commissione di reati contro il patrimonio per i quali è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Proprio a seguito di tali segnalazioni il Magistrato di Sorveglianza disponeva la sospensione della misura alternativa e l’immediata cattura per la traduzione in carcere a cui si dava esecuzione il 27 luglio.