Giovanni Toti, dopo la decisione dei giudici di revoca degli arresti domiciliari è uscito dalla sua casa di Ameglia per incontrare i giornalisti che si erano assiepati davanti al cancello della villa. Alle sue spalle l’assessore regionale Giacomo Giampedrone. “Ho fatto il vostro mestiere e so cosa vuol dire”, ha esordito Toti.
“Non ero allo Spielberg, ma non è piacevole sentirsi privati della propria libertà, sopratutto se si pensa di non aver fatto nulla di male”
Spiega Giovanni Toti: “Siamo contenti della decisione presa stamani, che riequilibra alcune decisioni del passato poco comprensibili. Dal punto di vista del processo, non ci siamo opposti, né lo faremo in alcuni modo, a un processo rapido e veloce, perché siamo convinti di poter spiegare tutto.
Io credo che mai come adesso e mai come in questa occasione, i problemi della giustizia e della politica si sono intersecati. Ci sono atti legittimi e finanziamenti legittimi, eppure, messi insieme, connotano, secondo la Procura, un comportamento criminoso. Questo è un qualche cosa che mette in discussione l’autonomia della politica, sia nei finanziamenti, sia nella capacità di incidere sulla realtà e quindi sarà qualcosa che credo farà discutere non solo le aule della giustizia, ma anche quelle della politica.
Come ho passato questi giorni? Non ero allo Spielberg, ma non è piacevole sentirsi privati del proprio tempo e della propria libertà, sopratutto se si pensa di non aver fatto nulla di male”.