“Ritengo doveroso intervenire sulla situazione del porto di Imperia, specialmente alla luce delle recenti proteste dei lavoratori e delle lavoratrici portuali. La storia del porto merita una riflessione approfondita e un’azione concreta per il suo rilancio” – Commenta il Capogruppo in Consiglio Regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino, in merito alle proteste di “Camalli”, gli storici lavoratori del porto commerciale di Oneglia.
“È importante ricordare che un tempo, nelle aree del deposito franco, venivano conservate tonnellate di olio. Tuttavia, dagli anni 2000, con l’abbattimento dei silos e la chiusura della storica azienda Agnesi, la situazione è drasticamente peggiorata. Oggi, il porto di Imperia mantiene solo un’attività ridotta, con navi provenienti da Nizza per il trasporto di cemento.
La priorità ora è capire se ci sono possibilità di sviluppo per quest’area portuale che, a nostro avviso, ha un notevole potenziale. È inaccettabile che una città come Imperia, con una forte vocazione portuale oltre che turistica, non trovi il supporto necessario da parte delle istituzioni comunali e regionali per avviare nuove linee di traffico che possano rinvigorire l’economia locale. La recente perdita della possibilità di acquisire il traffico di auto, che avrebbe potuto dare nuova linfa ai traffici commerciali, rappresenta un’occasione mancata che non possiamo più permetterci.
La nostra proposta è chiara: il Comune e la Regione devono collaborare per individuare e sostenere nuove linee di traffico capaci di rivitalizzare l’economia cittadina. L’organizzazione di eventi e feste può valorizzare la bellezza del nostro porto, ma non può sostituire la necessità di creare sviluppo e posti di lavoro.
Supportiamo pienamente la richiesta della compagnia portuale di Imperia, la più piccola d’Italia, di convocare un’assemblea pubblica in autunno per discutere delle prospettive occupazionali dei piccoli porti. Crediamo fermamente che i porti liguri debbano operare in rete, condividendo competenze e risorse, e che Imperia possa e debba avere un proprio traffico commerciale.
Inoltre, l‘apertura di una linea di traffico RO-RO con il Marocco rappresenterebbe una straordinaria opportunità di crescita, segnando un primo passo concreto verso il rilancio commerciale del nostro porto.
Confidiamo che anche l’autorità doganale, che oggi riduce i propri spazi a fronte di limitati traffici, possa contribuire significativamente, come ha sempre fatto in passato quando si sono presentate nuove opportunità di sviluppo.
È importante garantire un futuro prospero al porto di Imperia e alla sua comunità”.