Enrico Ioculano, Consigliere Regionale del Partito Democratico, esprime serie perplessità riguardo al progetto del parco eolico Monti Moro e Guardiabella, che prevede l’installazione di 32 turbine eoliche nei comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, e Rezzo.
Il progetto, promosso da 18 PIÙ ENERGIA S.R.L., ha sollevato numerose preoccupazioni tra le comunità locali e le amministrazioni coinvolte per il mancato coinvolgimento e la scarsa trasparenza nel processo decisionale.
“È inaccettabile che un progetto di tale portata sia calato dall’alto e portato avanti senza la partecipazione attiva dei comuni e dei cittadini,” afferma Enrico Ioculano. “Le decisioni che riguardano il nostro territorio devono essere prese con trasparenza e con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, che sono direttamente interessate dagli effetti di tali interventi.”
Le comunità locali e le amministrazioni comunali hanno espresso il loro disappunto per la mancanza di consultazioni e di dialogo con le autorità competenti. È fondamentale che le voci dei cittadini e dei rappresentanti comunali siano ascoltate nella fase di pianificazione e attuazione del progetto. La trascuratezza nel coinvolgere attivamente le comunità e i comuni non solo mina la fiducia nei confronti delle istituzioni, ma può anche portare a soluzioni progettuali che non rispondono alle esigenze e alle specificità del territorio. Chiediamo una revisione del progetto che preveda una consultazione aperta e inclusiva con tutte le parti interessate, esplorando alternative che bilancino la necessità di energia rinnovabile con la tutela del nostro territorio e delle nostre comunità. “Il coinvolgimento attivo delle comunità locali e dei comuni è essenziale per garantire che il progetto sia sostenibile e accettabile per chi vive in queste aree,” sottolinea Ioculano.
Chiedo alle autorità competenti di riconsiderare l’approccio attuale e di lavorare a stretto contatto con i comuni coinvolti, le associazioni locali e i cittadini. Solo attraverso un dialogo aperto e una pianificazione partecipata possiamo garantire che le criticità siano affrontate in modo efficace e che si trovi un punto di equilibrio tra energie rinnovabili e impatto ambientale.