6 Agosto 2024 14:13

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6 Agosto 2024 14:13

Parco eolico Monti Moro e Guardiabella: i dubbi del consigliere regionale Ioculano (PD). “Progetto calato dall’alto senza ascoltare le comunità locali. Necessario il coinvolgimento attivo”

Enrico Ioculano, Consigliere Regionale del Partito Democratico, esprime serie perplessità riguardo al progetto del parco eolico Monti Moro e Guardiabella, che prevede l’installazione di 32 turbine eoliche nei comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, e Rezzo.

Il progetto, promosso da 18 PIÙ ENERGIA S.R.L., ha sollevato numerose preoccupazioni tra le comunità locali e le amministrazioni coinvolte per il mancato coinvolgimento e la scarsa trasparenza nel processo decisionale.

“È inaccettabile che un progetto di tale portata sia calato dall’alto e portato avanti senza la partecipazione attiva dei comuni e dei cittadini,” afferma Enrico Ioculano. “Le decisioni che riguardano il nostro territorio devono essere prese con trasparenza e con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, che sono direttamente interessate dagli effetti di tali interventi.”

Le comunità locali e le amministrazioni comunali hanno espresso il loro disappunto per la mancanza di consultazioni e di dialogo con le autorità competenti. È fondamentale che le voci dei cittadini e dei rappresentanti comunali siano ascoltate nella fase di pianificazione e attuazione del progetto. La trascuratezza nel coinvolgere attivamente le comunità e i comuni non solo mina la fiducia nei confronti delle istituzioni, ma può anche portare a soluzioni progettuali che non rispondono alle esigenze e alle specificità del territorio. Chiediamo una revisione del progetto che preveda una consultazione aperta e inclusiva con tutte le parti interessate, esplorando alternative che bilancino la necessità di energia rinnovabile con la tutela del nostro territorio e delle nostre comunità. “Il coinvolgimento attivo delle comunità locali e dei comuni è essenziale per garantire che il progetto sia sostenibile e accettabile per chi vive in queste aree,” sottolinea Ioculano.

Chiedo alle autorità competenti di riconsiderare l’approccio attuale e di lavorare a stretto contatto con i comuni coinvolti, le associazioni locali e i cittadini. Solo attraverso un dialogo aperto e una pianificazione partecipata possiamo garantire che le criticità siano affrontate in modo efficace e che si trovi un punto di equilibrio tra energie rinnovabili e impatto ambientale.

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