I sindaci dei comuni della valle Impero e della valle Arroscia si sono dati appuntamento nel tardo pomeriggio di oggi a Pieve di Teco, nella sala consigliare, per affrontare la questione del progetto del parco eolico “Imperia monti Moro e Guardiabella“, per il quale sono in corso le ultime valutazioni di impatto ambientale al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
I sindaci preoccupati per l’impatto ambientale, il rischio di dissesto idrogeologico e per eventuali danni alle falde acquifere
Tutti i sindaci hanno espresso contrarietà a questo tipo di progetto, soprattutto in riferimento alle grandi preoccupazioni legate a possibili negativi impatti sul dissesto idrogeologico, sulle falde acquifere e sulla fauna. E’ stato anche evidenziato che molti pascoli saranno distrutti per far posto alla strada e agli spiazzi per le 32 pale eloiche previste, con la conseguenza che diverse aziende agricole e allevamenti finirebbero con il chiudere i battenti.
Sulla vicenda sono pronte a intervenire anche Regione e Provincia. La questione tornerà a essere affrontata domani, giovedì 8 agosto nel corso del Consiglio del Parco delle Alpi Liguri, che si riunirà a Cosio d’Arroscia e venerdì durante un incontro programmato in Provincia. Il tempo stringe in quanto il Ministero ha dato tempo fino al 30 agosto a tutti gli enti interessati per presentare eventuali osservazioni. Un altro aspetto che ha fatto infuriare i sindaci, che si sentono bypassati e presi in giro.
Renato Adorno, presidente unione dei comuni della Valle Arroscia
Spiega Renato Adorno, sindaco di Rezzo e presidente dell’Unione dei comuni della valle Arroscia: “Noi non siamo contrari a portare avanti i progetti sull’energia rinnovabile e su tutto quello che è il futuro. Noi siamo contrari a progetti che non tengano conto del nostro territorio.
Questa è la richiesta che noi facciamo a queste società, che non conoscono assolutamente il nostro territorio, che non sanno che negli ultimi anni siamo stati tutti completamente alluvionati, che non hanno percezione di cosa c’è sotto le nostre montagne o, peggio, che potrebbero farci perdere magari delle sorgenti d’acqua.
Andare sul Guardiabella a mettere delle pale eoliche o fare una strada che è più grande della Statale 28, che collega Imperia a Nava, può portare delle problematiche, dei tagli, delle spaccature nelle montagne, che poi potrebbero creare delle gestioni difficili da contenere. Noi siamo contrari a queste tipologie di intervento.
Vogliamo un incontro, vogliamo capire cosa si può fare e tutti insieme valutare cos’è il meglio per il nostro territorio“.