Nella serata di mercoledì 7 agosto, nella palestra di Pieve di Teco si è riunita una seduta straordinaria del Consiglio comunale, richiesta dai cittadini per discutere in merito alle bollette recapitate da Rivieracqua. I cittadini (erano presenti una sessantina di persone) hanno avanzato una proposta di delibera per impegnare il comune a chiedere una riduzione delle tariffe.
Presenti a Pieve di Teco anche l’amministratore di Rivieracqua Giuseppe Torno e il sub commissario dell’Ato Cecilia Brescianini
La proposta è stata bocciata. A esprimersi in modo contrario è stato per primo il sindaco Enrico Pira, seguito da Paolo Patrone e Paolo Barbera. Controcorrente invece Danilo Gerino, che ha votato a favore. Tutti gli altri si sono astenuti. Assenti Massimo Aicardi e Anes Chariq.
Il sindaco di Pieve di Teco Enrico Pira
Spiega il sindaco di Pieve di Teco Enrico Pira: “La proposta di delibera l’abbiamo bocciata nella forma in cui c’è stata proposta, che era una forma che veniva presentata come proposta di delibera e questo non è regolamentare, perché una delibera può essere proposta solo dai consiglieri. Al massimo, se ci fossero dei consiglieri di minoranza, potrebbero presentare una mozione e qui si trattava di valutare eventualmente una istanza come è stato correttamente proposto dalla segretaria comunale.
Quindi noi abbiamo respinto questa ipotesi di presentare una delibera di consiglio, riservandoci eventualmente, come hanno espresso i consiglieri che si sono astenuti, di rivedere la possibilità di inviare un’altra forma di comunicazione a Rivieracqua, ma non segnalando che una parte della cittadinanza ritiene che si possono apportare delle modifiche di tariffa d’Ambito territoriale, cosa che mi sembra che sia stata efficacemente confutata con termini di legge dalla vice commissaria, proprio deputata a questo. Quindi, io penso di aver svolto il nostro ruolo di assegnare questa possibilità di discussione in termini civili, perché, tutto sommato, avendo un’interlocuzione tra poche persone, si può fare un dialogo più o meno costruttivo e qui è stato abbastanza costruttivo. Molti hanno imparato delle cose e adesso vedremo di andare a vedere di dettaglio che cosa arriverà”.
Il sub commissario dell’Ato idrico Cecilia Brescianini
Sottolinea Cecilia Brescianini: “No, la tariffa unica non si può modificare, è stata è una competenza innanzitutto dell’ente di governo dell’Ambito non di Rivieracqua, ma è una competenza dell’ente di governo, che in questo momento ha un commissario, il dottor Claudio Scaiola e io sono un sub commissario. Non esiste l’assemblea dei sindaci, in quanto essendoci un commissario, la tariffa è diventata una competenza del commissario stesso ed è stata approvata con decreto monocratico. Questa è stata ovviamente mandata ad Arera (autorità competente in materia – ndr), ha seguito esattamente le disposizioni Arera, la quale non ha eccepito sull’approvazione della stessa.
A volte si confonde quella che è una articolazione tariffaria, quindi suddividere la tariffa, tra residenti, Industrie, non residenti, commercio, agricoltori. Quindi è una suddivisione in categorie della tariffa e si basa su un principio fondamentale che è il fatto di evitare gli sprechi dell’acqua. Doveva essere adottata nel 2018 è stata approvata il 2 novembre del 2023, quindi, purtroppo, tardivamente. Da qui, poi, forse, quei 2 anni che sono apparsi nelle bollette, nelle tariffe che sono state applicate, ma che avevano alle spalle tutti questi anni ai fini dell’approvazione”.
Giuseppe Torno amministratore unico di Rivieracqua
Dice l’amministratore di Rivieracqua Giuseppe Torno: “Con le bollette non si pagano assolutamente i debiti progressi di Rivieracqua, che verranno pagati quando ci sarà l’ingresso del socio privato nella società, dopo l’espletamento della gara a doppio oggetto e quindi no, le bollette vanno solo e solamente a gestire il corrente. Infrastrutture vetuste? Noi le abbiamo ereditate dai comuni, dalle gestioni precedenti e facciamo quello che possiamo, però devo dire che la situazione quest’anno è già migliorata.
Fiducia sulla gara? Non ho la sfera di cristallo, però noi siamo fiduciosi. Col lavoro fatto, soprattutto dalla struttura commissariale, che è stato immane, siamo fiduciosi”.