Il dibattito pubblico esploso in questi giorni sul progetto di un parco eolico da realizzarsi nell’entroterra imperiese, progetto che per le dimensioni, la collocazione prevista e la procedura adottata giudichiamo negativamente, sembra una parodia al contrario sulla macchiettistica etichetta normalmente appiccicata dalle destre agli ambientalisti che sollevano problematiche ambientali sulle opere pubbliche – Cosi in una nota il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra di Imperia, in merito all’ipotesi di realizzazione di un parco eolico nell’entroterra.
Parco Eolico: le considerazioni del gruppo Alleanza Verdi Sinistra
“Per parte nostra proviamo a fare un ragionamento più serio ed articolato per evitare che sul tema si faccia solo propaganda a buon mercato e non una seria riflessione per trovare soluzioni adeguate al tema energetico ed ambientale.
Il cambiamento climatico rappresenta una sfida fondamentale della nostra era. Senza un’azione decisiva per contrastarlo, l’umanità rischia di provocare danni catastrofici all’ambiente, rendendo vaste aree del pianeta inospitali. Secondo l’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), ‘Il riscaldamento indotto dall’uomo ha raggiunto circa 1°C sopra i livelli preindustriali nel 2017.
Al tasso attuale, il riscaldamento globale raggiungerà probabilmente 1,5°C tra il 2030 e il 2052 se continua ad aumentare al ritmo attuale.’ Tuttavia, abbiamo soluzioni concrete per affrontare questa crisi: la chiave risiede nello sviluppo e nell’adozione di fonti energetiche rinnovabili, come l’energia solare ed eolica.
L’energia eolica in particolare offre numerosi vantaggi ambientali ed economici. È una fonte rinnovabile e inesauribile, con bassa impronta ambientale e zero emissioni nocive. Le turbine possono essere installate lontano dalle zone abitate, anche in mare, con un’occupazione di suolo ridotta.
La tecnologia eolica è matura, affidabile e competitiva economicamente. L’eolico si integra bene con altre fonti rinnovabili, compensando alcune loro criticità. Gli impianti eolici richiedono poca manutenzione, con costi di gestione contenuti. Inoltre, con una corretta pianificazione, offrono rendimenti prevedibili e sicuri. Queste caratteristiche rendono l’eolico una soluzione importante per un futuro energetico sostenibile e carbon-free.
Nella nostra regione ci sono oggi diversi parchi eolici, in provincia di Savona ci sono ad esempio 48 torri eoliche. Tuttavia la tecnologia eolica in Liguria presenta una potenza installata al 2020 di 66 MW a fronte di un obiettivo PEAR (piano energetico regionale) 2014-2020 di 250 MW. C’è ancora molto da fare per salvare il pianeta e combattere il disastroso cambiamento climatico.
Facciamo questa necessaria premessa per spiegare perché da ambientalisti e come Alleanza Verdi Sinistra abbiamo valutato con attenzione il fatto che il governo pianifica di creare un parco eolico anche in provincia di Imperia. L’entusiasmo è tuttavia scemato verificando il tipo e l’impatto del progetto ipotizzato e andando a spulciare la documentazione presente sul sito del Ministero dell’Ambiente.
Abbiamo trovato diversi documenti tecnici sui quali non vogliamo esprimere un giudizio inevitabilmente troppo sommario. Tuttavia ci saremmo aspettati di leggere dei risultati di una campagna anemometrica, cioè la valutazione dell’idoneità del sito attraverso sistematici rilevamenti dell’andamento del vento nel corso di diversi anni. Dopodiché ci saremmo aspettati un conteggio più o meno dettagliato sulla resa in termini di produzione degli impianti, del tempo di ritorno dell’investimento, dei costi delle manutenzioni, magari un bilancio energetico.
Come è stato calcolato che le pale eoliche dovrebbero essere proprio 32 e non un altro numero? Perché enti locali e cittadini non sono stati informati?
Quanta energia sarebbe prodotta e quali ricadute avrebbe sul territorio la realizzazione delle infrastrutture necessarie? In assenza di risposte il progetto ci lascia perplessi e preoccupati e ci fa pensare che la destra climafreghista che guida il paese, più che ad un progetto di un parco eolico per la tutela dell’ambiente, abbia rincorso gli interessi di qualche azienda che insegue i finanziamenti per fare business sulla realizzazione degli impianti.
Per queste ragioni sarebbe necessario che il governo nel programmare impianti eolici:
- fornisca una chiara documentazione relativa alla necessaria campagna anemometrica o che ne avvii una;
- produca un dettagliato bilancio energetico che sia consultabile ed illustrato alla cittadinanza;
- coinvolga gli enti locali direttamente toccati dalle opere per informarli e coinvolgerli nella progettazione dell’opera;
- si attivi affinché i cittadini vengano resi partecipi di tali progetti anche attraverso un processo di consultazione come avviene in altri paesi europei.
Sosteniamo fermamente l’implementazione di una politica ambientale rigorosa e basata su evidenze scientifiche, radicata nei principi democratici e nella partecipazione attiva dei cittadini. Non ci sorprende che un’amministrazione regionale che in passato ha proposto investimenti in tecnologie obsolete e inquinanti, come il rigassificatore a Savona, oggi faccia facile propaganda contro un progetto evidentemente improponibile, considerato che non ha mostrato interesse allo sviluppo di parchi energetici puliti e rinnovabili.
La nostra visione è diametralmente opposta: crediamo che investire nelle energie rinnovabili sia non solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica e sociale per le generazioni future. Rifiutiamo però categoricamente l’approccio miope del ‘prendi i fondi e scappa’, con progetti speculativi che potrebbe tentare alcuni nell’utilizzo delle risorse del PNRR”.