I consiglieri di minoranza del Partito Democratico di Imperia, Ivan Bracco, Daniela Bozano e Loredana Modaffari, intervengono con una nota in merito alla vicenda delle concessioni demaniali.
Concessioni demaniali, l’intervento dei consiglieri di minoranza del PD
“Poca soddisfazione in un “lo avevamo detto” quando l’essere sicuri delle proprie deduzioni e prese di posizione in Consiglio Comunale in occasione del voto, l’offrire una spiegazione ai Cittadini, che rivela solo lungimiranza, amore per loro e per il vero, è attività frustrata nell’effetto da una maggioranza sorda, capace esclusivamente di aderire supinamente ai dictat superiori.
Ma ci corre l’obbligo di rappresentare oggi che il fatto che le cose si sarebbero verificate esattamente così come le avevamo previste non è frutto di chiaroveggenza; e che non è bisogno di ottenere conferme il ricordare il nostro voto di opposizione alla delibera relativa al differimento del termine delle concessioni demaniali, decisione contraria ai principi di equità e trasparenza dettati dalla disciplina euro-unitaria, nonché l’avanzata istanza di aggiornamento del deliberato a raggiunta maggior chiarezza dello stato dell’arte. Un semplice rinvio della pratica, motivatamente richiesto da chi scrive, avrebbe permesso di offrire un’immagine di maggior disponibilità al confronto con le categorie interessate, di effettivo rispetto dei principi di concorrenza e di equità, e scongiurato l’ennesima procedura giudiziaria oggi legittimamente radicata da AGCM, ed il conseguente “inevitabile”, come ci ricorda periodicamente l’Assessore Gatti, debito fuori bilancio.
Ma a Imperia le cose accadono perché è l’Amministrazione a farle accadere, perché semplicemente viene interpretata, e in modo del tutto peculiare, la realtà che ci circonda, distorcendo, accreditando alcune informazioni ed escludendone altre, protestando la correttezza di decisioni affrettate, tutto ciò per poter esclamare il tanto diffuso “fare”, e soddisfare in spregio a dati incontrovertibili le esigenze di pochi che dovrebbero contare meno di quelle dei molti… Ma, d’altronde, che rilevanza può avere la Giurisprudenza amministrativa e contabile, già schierata su posizioni pienamente compatibili con il principio di diritto formulato dalla Corte di giustizia della necessaria applicazione dei principi dell’evidenza pubblica alle procedure di affidamento in concessione di beni pubblici, fondata sul «l’interesse generale all’economico utilizzo dei beni pubblici» che non può non tenere conto anche del «rispetto della proficuità economica dell’assegnazione», e dell’arresto della Corte costituzionale che ha costantemente tacciato di illegittimità tutti i tentativi operati dai legislatori regionali di introdurre ipotesi di proroga ex legge delle concessioni in analisi, in una Città in cui è negato persino il diritto all’esercizio di una consultazione prevista dalla Costituzione? Chi sa se il Capo dello Stato, che – sembra – presto ci favorirà della sua presenza a Imperia, ricorderà a noi tutti che “non vi è democrazia senza la tutela dei diritti fondamentali di libertà che rappresentano quel che da senso allo Stato di diritto e alla democrazia stessa”?
Noi, anche con la vicinanza a chi protesta la fine di un regime di monopolio ed il sacrosanto diritto all’espletamento di procedure di gara eque e trasparenti, di fatto negate dall’assunzione della delibera impugnata e non certo garantite dal palliativo della dichiarazione di intenti del Comune del 13 giugno u.s., ribadiamo che l’ordito essenziale della nostra attività è l’universalità dei diritti garantita dalla Costituzione per la cui tentativo di difesa sediamo in Consiglio Comunale“.