28 Dicembre 2024 15:00

28 Dicembre 2024 15:00

“HO SUGGERITO AL MINISTRO CANCELLIERI DI NON DIMETTERSI. CHE ERRORE L’ABOLIZIONE DELL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE” – Claudio Scajola si confessa al quotidiano Linkiesta

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“Ho suggerito al Ministro Cancellieri di non dimettersi, in questo Paese un passo indietro equivale a un’ammissione di colpa”.
Parole di Claudio Scajola che, nei giorni scorsi, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano online linkiesta, toccando svariati argomenti, tra cui, appunto, lo scandalo che ha travolto il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, accusata di aver fatto pressioni per la scarcerazione di Giulia Ligresti.
L’ex Ministro è tornato a parlare anche della casa romana di via del Fagutale. La sentenza dovrebbe arrivare nei primi giorni di gennaio. Non nego che mi è scappata una lacrima, e non mi capita di frequente, quando i testi dell’accusa sono sfilati davanti al giudice e hanno detto tutto l’opposto di quello che era uscito sui giornali. Non ho mai dato assegni che non fossero miei, non ho mai ricevuto soldi”.
Scajola non ha risparmiato una stilettata ad Alfano. “Se devo essere sincero non ero molto convinto di Alfano segretario nazionale del Pdl. Lo incontrai una decina di giorni prima della sua elezione. Mi venne a trovare, ci teneva molto ad essere eletto all’unanimità. Alla fine mi convinse, anche se in seguito le mie perplessità sono aumentate. Il partito è andato indietro, si è ingessato“.
Non poteva mancare un passaggio sulla possibile decadenza da Senatore di Silvio Berlusconi: “Penso che uno dei danni della seconda Repubblica sia stata l’abolizione dell’immunità parlamentare. Non abbiamo assistito ad alcuna moralizzazione della politica, ma solo a uno squilibrio tra i poteri dello Stato. Nel caso specifico non ritengo giusta quella sentenza. Mi chiedo come è possibile che in questo processo il presidente di Mediaset venga assolto e Berlusconi condannato. C’è qualcosa che non torna”.
Sulla tenuta del Governo in caso di decadenza, Scajola aggiunge: “Ma le pare normale che noi sosteniamo un governo il giorno in cui il nostro leader viene buttato fuori dal Parlamento? Evidentemente non siamo noi a far cadere Letta. È il Partito democratico che vuole chiudere questa esperienza di governo”.
Infine una battuta sull’eventuale candidato di Forza Italia alla prossime elezioni in luogo di Silvio Berlusconi: “Lasciamo che sia lui a proporre un nome ed evitiamo autoinvestiture”.

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