A sei anni dal 14 agosto 2018, data del crollo del Ponte Morandi di Genova, Regione Liguria e Comune di Genova hanno ricordato questa mattina ricorda le 43 vittime di una tragedia che travolse tutta l’Italia, lasciando un segno indelebile nel cuore e nella memoria degli italiani.
Autorità civili, militari e religiose si sono strette attorno ai parenti delle 43 vittime nella Radura della Memoria
Le 43 vittime sono state ricordate nel corso di una messa officiata dall’Arcivescovo di Genova Monsignor Marco Tasca, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa e poi con una cerimonia nella Radura della Memoria, creata sotto al nuovo Ponte San Giorgio proprio in ricordo delle vittime.
All’ingresso della radura, dove è posta la piastra metallica recante il nome di tutte le vittime, sono state posizionate le corone del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Senato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei parenti delle vittime. È stato osservato un minuto di silenzio. Prima degli interventi delle autorità, sul palco l’orchestra del Teatro Carlo Felice ha eseguito una prima performance musicale, introdotta dall’intervento del Soprintendente Claudio Orazi. A seguire è salitoa sul palco Gianni Andreoli dell’Associazione “Noi per Voi Valle Stura Masone” con una rappresentanza di bambini che hanno portato alcuni doni ai parenti delle vittime.
Nel corso della cerimonia, avvenuta alla presenza dei parenti delle vittime di Ponte Morandi e delle massime autorità civili, militari e religiose, sono intervenuti gli Imam genovesi, l’Arcivescovo di Genova, il Sindaco Marco Bucci, il Presidente facente funzioni della Regione Alessandro Piana e il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi.
Un altro intermezzo musicale ha poi anticipato il momento più toccante della commemorazione: prima la proiezione di un filmato su maxischermo con le immagini del disastro con i nomi di tutte le 43 vittime e poi, alle 11,36, orario della tragedia del 14 agosto 2018, il suono delle campane delle chiese della città e delle sirene delle navi.
Egle Possetti, Presidente del Comitato in ricordo delle Vittime di Ponte Morandi, ha concluso gli interventi, ringraziando gli intervenuti e ricordando una “vergogna nazionale, fatta di gravi mancanze”, auspicando che veramente si faccia giustizia accertando tutte le responsabilità del disastro e parlando di “marciume che sta emergendo dal processo”.
