23 Dicembre 2024 13:14

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Imperia: “Dopo l’incidente mi avevano detto che non avrei più suonato la chitarra”. La storia di Fabrizio Sodaro. “Ecco la mia nuova canzone ‘La Verdad’, la prima in cui canto”/ Video

Una storia di rinascita artistica e personale dopo un momento di profonda difficoltà. È quella di Fabrizio Sodaro, compositore e musicista di Diano Marina che, a seguito di un grave incidente che nel 2015 gli aveva compromesso l’uso della mano sinistra, si è ritrovato di fronte alla prospettiva di non poter più suonare la chitarra. Con una determinazione incrollabile, è riuscito non solo a recuperare, ma a reinventarsi, esplorando nuove dimensioni della musica e della spiritualità.

La sua ultima creazione, “La Verdad”, è solo l’ultimo dei lavori compiuti dopo la sua ripresa, il primo della sua carriera nel quale non solo compone e suona la musica ma ne è anche la voce. Scritta dopo il ritorno di un viaggio in Messico, durante una mattina piovosa di fine estate, “La Verdad” è una riflessione in forma poetica sulla verità, su due vite diverse che non possono viversi ma l’energia che le attraggono in verità è tutt’altro “Porqué la verdad no se puede esconder, porqué la verdad nunca se entenderá”.

La copertina è tratta da una foto di un murales fatta da Fabrizio durante il viaggio a Puerto Escondido MX. Registrata e mixata da “Onda Studio” e masterizzata da “Ithil World” ad Imperia.

Fabrizio Sodaro trova ispirazione in progetti yoga come “El Viaje Del Alma” esprimendosi con una musica meditativa e profondamente spirituale. Per comprendere appieno l’essenza di Fabrizio Sodaro, è possibile ascoltare il suo LP e le sue altre opere online che spaziano dal Rock come l’LP “Rise the Sun” alla musica classica d’ambiente come l’LP “Harmonias” composta per il comune di Cervo Ligure o gli altri suoi singoli in collaborazione come “I am a Lion”, “Think Nothing”, “Flow”, “Risen Up”.
Fabrizio ha suonato con Simone Alessio in arte “Garibaldi” per i bambini all’ospedale Gaslini, al Palazzo Ducale a Genova, al Ferrara Buskers e nel 2022 ha partecipato a progetti culturali come il Vernissage “Reminiscenze” dove arte, danza, pittura e musica si sono unite in un’esperienza unica.

Collabora attivamente con artisti come Simone Alessio (Garibaldi), OTK, Michele K Safari, Alex Cosentino, David A. Delgado ed è stato membro dei Last Rites, Bizar Bazar, Red Serpi.
Le sue esibizioni lo hanno portato in diverse parti del mondo, tra cui San Francisco, Messico e Francia.

L’intervista a Fabrizio Sodaro

Come nasce la canzone “La Verdad”?

“Nasce dopo un viaggio in Messico a fine estate, mi sono ritrovato in una mattina piovosa davanti al mare a pensare un po’ alla situazione in cui mi trovavo all’epoca. La canzone parla di due vite completamente distinte, una dall’altra del mondo, che non riescono a viversi. Tuttavia, l’energia e la verità sono tutt’altro. La canzone è cantata in spagnolo perché sono stato a Puerto Escondido, Città del Messico, quindi c’è un po’ di Messico in me. È stato un bel viaggio e mi sono divertito. La copertina è tratta da una foto che ho fatto in un murale a Puerto Escondido”.

Quando è iniziata la tua storia nella musica?

“Ho preso la chitarra in mano verso i 6-7 anni. Ho fatto i primi passi con mio padre, che mi ha mostrato i primi accordi. Poi, da solo, ho proseguito questo percorso musicale con qualche lezione. Mi sono ritrovato a iniziare a suonare in qualche band locale, principalmente rock, fino a quando avevamo una band che stava girando molto bene. Poi ho avuto un incidente che ha cambiato tutto il mio percorso musicale e artistico”.

Quali sono state le conseguenze di questo incidente?

“È stato un momento molto buio perché nel 2015, con la band, avevamo già dei contatti per registrare un album in Germania. Mi sono rotto completamente la mano e ho passato un mese in ospedale. La band si è sciolta, quindi tutto ciò che avevo costruito è praticamente distrutto. Durante il mese in ospedale per fortuna avevo un tablet e ho iniziato a scrivere e a comporre musica. Ho lavorato per tre anni per riuscire a tornare a suonare, ho subito due operazioni e ho fatto molta fisioterapia. Ringrazio l’equipe medica del San Paolo di Savona, i dottori Zoccolan e Spingardi, che mi sono stati a fianco. Subito mi è stato detto che non sarei riuscito a tornare a suonare come prima, e questo mi ha spinto a trovare una forza interiore. Mi ero anche lesionato quattro vertebre e sono stato immobile a letto tre mesi. Ringrazio anche la fisioterapista Chiara; alla fine, il 50% del lavoro lo devi fare tu con la tua testa”.

Come hai affrontato il recupero?

Mi sono inventato molti esercizi e sono andato nel reparto di fisioterapia del San Paolo per mostrare gli esercizi che avevo creato con gli elastici. La chitarra ha influito molto: ci sono micro movimenti che ho dovuto riprendere dopo le due operazioni. È stata una sfida impegnativa, ma alla fine è stata anche una svolta personale e una grande soddisfazione. Dopo che la band si era sciolta, ho dovuto ricominciare tutto da capo”.

Cosa è successo dopo il recupero?

“Fabian, di nome d’arte Fabian Vestod, si è presentato un giorno con una bottiglia di vino a casa mia e mi ha detto che tornava a San Francisco. Allora ho fatto una promessa: “Ci vediamo a San Francisco e registriamo questo album”. Così è stato e tra l’altro deve ancora uscire, è un album rock. Da quando mi avevano detto che non avrei potuto più suonare come prima, fino a quando, con la mia forza di volontà, sono riuscito a riavere l’uso della mia mano sinistra, è stata una sorta di rinascita“.

Qual è stato l’impatto di questa esperienza sulla tua vita?

“È cominciato un percorso completamente diverso, anche molto più spirituale. Molte cose le vedi diversamente e affronti la vita in modo diverso, soprattutto i rapporti umani e il modo in cui suoni e ti approcci alla musica. Ho cominciato a dare molta importanza anche alle piccole cose“.

Hai iniziato anche a collaborare con artisti locali?

“Quando sono tornato da San Francisco, ho conosciuto Simone Alessio, in arte Garibaldi. Stiamo costruendo una bellissima storia e abbiamo suonato in molti posti come Genova, al Palazzo Ducale, a Nizza per strada, allo Yacht Club di Montecarlo, a Castelvecchio, a Imperia, a Diano Marina, a Cervo, all’ospedale Gaslini per i bambini. Abbiamo fatto molte esperienze insieme. Collaboro anche con altri artisti, come Alex Cosentino, DJ come OTK e Michele K Safari. Ho anche fatto una canzone con un amico in Messico, David A. Delgado. Questa canzone è la prima volta in cui canto”.

Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

“Ho tantissime canzoni. Non vorrei mettere sempre la mia voce in tutte le canzoni, perché alcune le sento più adatte ad altre tipologie di voce. Non mi reputo un cantante, mi piace già quello che faccio, ma perché no, potrebbe essere bello uscire con qualche singolo per me stesso e per donare un po’ di felicità. Un altro progetto che sto facendo è “El Viaje Del Alma”, nato come quasi tutti i progetti e le canzoni, di notte, semplicemente suonando e lasciandomi andare a musica tranquilla e melodica con la chitarra elettrica. Suono nei centri Yoga, agli eventi meditativi e in altre situazioni”.

Cosa rappresenta la musica per te?

“Rappresenta tutto. È una parte della vita, come la chitarra, che è una parte di me stesso“.

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