Imperia. “Lunedì sarà il nostro ultimo giorno di lavoro dopo sette lunghi anni. Lasciano senza un lavoro quattro famiglie e tutto per una cosa non vera”. Sono queste le prime parole di che tra due giorna sarà costretto a chiudere perchè l’amministratrice del palazzo non gli concede il rinnovo del contratto.
“Siamo subentrati al precedente proprietario sette anni fa – racconta amareggiata Annalisa a Imperiapost – Abbiamo dato l’anima per questo locale, rendendolo nuovo, mettendoci tutto il nostro impegno e il nostro amore. Per attirare clienti e per mantenere vivo il turismo nella zona abbiamo iniziato da subito a fare musica dal vivo, ma uno degli inquilini del palazzo ha iniziato a farci la guerra. Abbiamo cercato di trovare un accordo abbassando il volume, suonando meno giorni alla settimana, ma quando ci hanno chiesto di spegnere la musica alle 22 si è raggiunto l’apice e così da 2 anni abbiamo deciso di smettere di fare musica”.
“Eppure non è bastato questo – continua Annalisa – Hanno cominciato a dire che dava fastidio il rumore che facevamo pulendo la macchina del caffè. Ho chiesto una riunione con il condominio e l’amministratrice, non hanno mai accettato. Così ho fatto un giro personalmente tra i condomini e loro hanno detto di non essersi mai lamentati. A quel punto, quando ci hanno comunicato che il contratto era scaduto e non ce lo avrebbero rinnovato ho fatto una raccolta firme per sostenerci e i condomini sono stati i primi a firmare. Assurdo. Mi stanno mandando via per una cosa non vera”.
“Lasciano a casa 4 famiglie, io ho una bimba piccola e aspetto la seconda. Non si rendono conto di quello che stanno facendo – racconta sempre più sconvolta Annalisa – Ho chiesto di darmi tempo fino alla fine dell’anno perchè a dicembre avevo pronto un acquirente per il bar, in modo da rifarmi almeno di qualche spicciolo di quelli investiti in questa attività. Invece niente, ci hanno detto che gli acquirenti che gli avevamo proposto non erano validi”.
“Ci dispiace moltissimo andare via – conclude Annalisa – C’è molto di noi in ogni angolo del locale, è un nostro pezzetto di cuore che va via, ma anche un locale storico che chiude e chissà chi e quando riaprirà”.
Foto di: Alessandro Del Vento