Tassista preso a pugni per una corsa giudicata “troppo cara”. È successo alcune sere fa, a Imperia, in piazza Dante. Un nuovo episodio di violenza che ha riacceso i malumori per le condizioni di insicurezza e precarietà che i tassisti denunciano da tempo.
“Qualche giorno fa, intorno alla mezzanotte, in piazza Dante – raccontano i collegi del tassista coinvolto nell’episodio – un uomo ha chiesto a un nostro collega quanto costasse una corsa in taxi verso una destinazione non troppo lontana. Il collega gli ha comunicato che il prezzo era di 10 euro. Una risposta che ha fatto inalberare l’uomo che ha iniziato a contestare il prezzo animatamente e poi è passato alle mani, colpendo il tassista con due pugni sulla testa.
Non è la prima volta che ci troviamo a subire aggressioni di questo tipo, specialmente da quando saltano sempre di più le corse degli autobus.
Ogni giorno saltano tra i 10 e i 12 turni degli autobus, il che significa che vengono cancellate circa 50 o 60 corse al giorno. Di conseguenza, la gente è costretta a chiamare un taxi, ma non sempre ci sono veicoli disponibili, e quando ci sono, il prezzo viene considerato troppo alto rispetto al biglietto di un bus. La gente esasperata perde la calma e partono insulti gratuiti verso di noi. È chiaro che il servizio taxi non può sostituirsi a un sistema di trasporto pubblico inadeguato. Ci chiediamo dove sia il prefetto, che non fa nulla per risolvere la situazione.
I problemi maggiori si presentano soprattutto di notte, in particolare quando la gente esce dalle discoteche. Le situazioni problematiche sono frequenti e nessuno fa niente per risolverle. Non sappiamo mai chi salirà a bordo del nostro taxi, e spesso ci ritroviamo a dover affrontare aggressioni verbali e, a volte, fisiche, con persone che tirano calci all’auto o peggio. In questo momento non abbiamo colleghe donne, ma non voglio nemmeno immaginare cosa potrebbe succedere se una collega dovesse affrontare queste situazioni, come potrebbe lavorare in sicurezza?
Abbiamo proposto delle soluzioni per migliorare la sicurezza nelle ore notturne, ma non siamo stati ascoltati.
Siamo 16 taxi e dobbiamo coprire sia il giorno che la notte. Il Comune pensava di risolvere i problemi con un bando per 12 nuove licenze ma solo 4 persone hanno risposto, tutte provenienti da Sanremo e già lavorativamente anziane. Non è questa la soluzione.
Uno dei principali problemi nasce dal fatto che non abbiamo un centralino, perché è troppo costoso, e questo genera ulteriori complicazioni.
Avevamo proposto, per la notte, di garantire le corse degli ultimi treni e dei primi treni, mentre il servizio durante le ore più centrali della notte poteva essere svolto su base volontaria, con una tariffa minima di 18 euro per corsa.
Ci sentiamo abbandonati sia dal Comune che dal prefetto”.