“Leggiamo in queste ore molti commenti dagli esponenti di minoranza: Modaffari, Bracco, Bozzano e persino il buon Sardi che come ha fiutato odore di sconfitta si è defilato più o meno elegantemente.
Temo che la gestione dell’astio personale dei suddetti sia loro sfuggito di mano” – Queste le parole del gruppo Avanti con Scajola sindaco in risposta ai consiglieri di minoranza (Loredana Modaffari e Daniela Bozzano e Lucio Sardi), intervenuti in merito alla Sentenza della Corte di Appello sul ricorso presentato dai consiglieri comunali Ivan Bracco e Luciano Zarbano contro la sentenza con la quale il Tribunale di Imperia ha respinto il ricorso (all’epoca presentato anche dal consigliere Sardi, che ha successivamente rinunciato per per “mancanza di forza economica“) sulla presunta ineleggibilità del Sindaco di Imperia Claudio Scajola.
“La sinistra, sino dai tempi della battaglia contro il Cavaliere, ha insegnato agli italiani che la politica non si fa più sugli argomenti, sulle idee e con le proposte, bensì con l’odio e l’attacco personale!
Già dalla seduta di insediamento del nuovo Consiglio Comunale si era inteso che il boccone della sconfitta era, per costoro, amaro, ma molto amaro!
Da quel giorno in poi abbiamo vissuto in una soap opera amministrativa il cui intento era quello di screditare l’intera maggioranza ricorrendo persino all’aiuto a casa del buon Ferruccio Sansa.
Leggendo i commenti dei consiglieri di minoranza mi pare di capire come dalle parole sembra uscire un segnale di mancanza di fiducia nella giustizia e un rigetto per la decisione del tribunale di Imperia.
La stessa sfiducia in modo molto meno palese viene riversata sulla maggioranza ma non per il gioco dei ruoli ma per pura diffamazione e ostruzionismo.
Vorremmo ricordare ai “compagni” di opposizione che in più di un anno di lavoro si sono concretizzati molti progetti che imperia e gli imperiesi mai si sarebbero aspettati di vedere realizzati.
In questo lasso di tempo il Vostro obiettivo è stato quello di infangare l’infangabile e fotografare dalla prospettiva opportuna le pietre fuori posto sulle spiagge.
Mai una proposta costruttiva e degna di essere presa in considerazione.
Capiamo che Bracco dopo aver smontato il PD voglia prendere il largo per le prossime elezioni regionali, ma gli consigliamo molto umilmente di parlare di progetti, di cosa vorrebbe realizzare e come, che non si avvalga della sola capacità di vomitare sugli altri e degli altri.
Infine al Generale Zarbano, esponente del nuovo movimento di DESTRA (se ancora ne fa parte), Indipendenza, facciamo notare che ormai si è reso totalmente DIPENDENTE di quel che rimane del Partito Democratico.
Caro Bracco in vista della Sua carriera politica le vorremmo regalare delle chiavi di scorta per la sede del PD, nel caso dovessero cambiare la serratura…..“
Gruppo Avanti