Nuovo intervento del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra di Imperia in merito all’ipotesi di realizzazione di un parco eolico tra i monti Moro e Guardiabella. Sinistra Italiana Imperia AVS ha presentato al Ministero un documento di osservazioni e proposte in merito all’eolico in provincia di Imperia, per chiedere la sospensione del progetto, la rielaborazione di un progetto più sostenibile e un referendum di approvazione.
Parco Eolico: Alleanza Verdi e Sinistra presenta osservazioni al Ministero
Sinistra Italiana di Imperia Alleanza Verdi Sinistra ha preparato un corposo documento di osservazioni che invierà al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica circa il progetto di parco eolico denominato “Monti Moro e Guardiabella”.
Il documento si conclude con la richiesta di sospensione del progetto di realizzazione del parco eolico: “Considerando la criticità dell’impatto ambientale del progetto presentato e considerata la complessità del quadro normativo in evoluzione, l’importanza di una pianificazione territoriale coerente e partecipata, e l’attuale situazione di instabilità politica regionale, appare non solo opportuno, ma necessario, sospendere l’avanzamento del Progetto”.
Si propone anche che il progetto finale venga sottoposto a referendum da parte dei cittadini dei comuni interessati.
Decine di cittadini dalle più svariate competenze hanno contribuito con le loro osservazioni sull’impatto ambientale, sui risvolti economici, sulla produzione di energia pulita hanno contribuito alla realizzazione di un documento che sa essere critico e contemporaneamente propositivo.
Circa l’impatto ambientale nel documento si legge: “Analizzando le caratteristiche degli aerogeneratori previsti, la loro numerosità e l’estensione dei territori interessati, emerge chiaramente l’entità dell’impatto che tale progetto avrà sul piano naturalistico, paesaggistico e geologico. La scala di questo intervento risulta senza precedenti nel contesto ligure, dove, pur essendo già presenti impianti eolici, non si è mai assistito a una concentrazione e a dimensioni paragonabili a quelle proposte in questo progetto…
Le assemblee pubbliche organizzate sul territorio dalle associazioni locali in collaborazione con gli amministratori hanno fatto emergere una comprensibile e fondata opposizione al progetto presentato al Ministero per la Valutazione di Impatto Ambientale. È importante sottolineare che questa contrarietà non può essere semplicisticamente etichettata come un rifiuto irrazionale verso la produzione di energia eolica, ma piuttosto come una preoccupazione legittima per la salvaguardia del territorio”.
Molte le criticità evidenziate, oltre all’impatto visivo, il rumore, l’impatto sulla vocazione turistica delle zone interessate, il documento di osservazioni di AVS analizza anche la complessa situazione legislativa.
Si legge: “.. il processo di pianificazione delle aree destinate alla produzione di energia da fonti rinnovabili, come delineato dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 21/06/2024, è ancora in fase di completamento. Questo decreto stabilisce che le Regioni debbano identificare, entro sei mesi dalla sua pubblicazione (avvenuta il 02/07/2024), le aree idonee per raggiungere gli obiettivi di produzione energetica regionale prefissati. Questa tempistica implica che le Regioni abbiano tempo fino al 02/01/2025 per adempiere a tale obbligo, creando un potenziale vuoto normativo e di pianificazione territoriale nel frattempo”.
Sinistra Italiana Imperia Alleanza Verdi Sinistra evidenzia quindi la necessità di rendere pubblici, se esistono, i dati relativi alla necessaria campagna anemometrica (che non deve rimanere conoscenza della sola azienda privata che realizzerebbe gli impianti) e richiede la realizzazione di un chiaro e documentato piano energetico.
Nelle osservazioni c’è anche una parte che riguarda l’attenuazione dell’impatto ambientale attraverso modifiche sostanziali al progetto originale. Una ipotesi evidenziata è quella relativa al mini eolico: “… tali considerazioni suggeriscono quindi di rivedere il progetto originale, basato su turbine di grandi dimensioni, e di rimodularlo verso un modello più diffuso di impianti di dimensioni più contenute. Questo consentirebbe di attenuare significativamente l’impatto visivo e paesaggistico, favorendo al contempo la partecipazione attiva degli enti locali, delle scuole, delle aziende del territorio e dei cittadini. Si creerebbe così una virtuosa collaborazione energetica, pulita ed ecologica, in grado di arricchire il tessuto economico e sociale delle nostre valli”.
Un’altra parte relativa all’attenuazione dell’impatto ambientale riguarda l’ipotesi dell’eolico offshore, nel documento si legge: “… alla luce di questi dati incoraggianti, varrebbe davvero la pena indagare più a fondo la strada della produzione eolica offshore come possibile alternativa per la nostra provincia.
Rispetto agli impianti terrestri, l’eolico in mare aperto potrebbe infatti presentare un impatto ambientale più gestibile e meno invasivo per il territorio. Un’attenta analisi costi-benefici, che tenga conto anche delle peculiarità morfologiche e delle condizioni meteo-marine della nostra costa, potrebbe quindi rivelarsi una strada promettente da esplorare per lo sviluppo di un sistema energetico rinnovabile, efficiente e sostenibile a livello locale”.