Antonietta Pistocco, responsabile della CISL di Imperia, interviene con una nota stampa per chiedere ai futuri candidati alle imminenti elezioni regionali della Liguria, di intervenire concretamente anche sulle criticità legate al trasporto pubblico locale, gestito dalla Riviera Trasporti.
Riviera Trasporti: l’appello della CISL ai politici in corsa per le elezioni in Liguria
“Presto inizierà la campagna elettorale regionale che vedrà anche nella nostra provincia tante persone armate di buona volontà, desiderose di partecipare alla “res publica” e di migliorare la vita nella nostra bella Liguria, impegnarsi e declinare programmi, obiettivi, traguardi.
A loro e a tutti gli amministratori locali, provinciali e regionali la CISL Imperia si rivolge, qualunque parte rappresentino, perché ci sia un impegno concreto, appassionato, competente e responsabile per risolvere i problemi ormai pluridecennali del nostro trasporto pubblico locale, sottolineo risolvere perché di parole ne sono state scritte tante ed ora c’è bisogno di fatti e di concretezza.
Tante sono le criticità che rendono il servizio di Riviera Trasporti inadeguato ad una provincia che in maniera efficiente ed efficace deve muoversi dall’entroterra alla costa e da una cittadina costiera all’altra, garantendo il trasporto di studenti, anziani, lavoratori, turisti:
- risorse date dalle Regione insufficienti e assegnate secondo criteri, quali la ripartizione storica, che penalizzano fortemente la provincia di Imperia (ultima provincia per risorse assegnate, attestate all’8,9743 per cento del riparto per il trasporto pubblico locale)
- rimborso chilometrico dato dai Comuni e dalla Provincia fermo sui valori del 2001 – € 1,95 –(pensiamo a quali aumenti del costo dell’energia, del personale e della manutenzione per far muovere un autobus ci sono stati da allora!)
- mezzi obsoleti, che si fermano e costringono sempre più frequentemente gli autisti a far scendere i passeggeri annullando la corsa; mezzi che diventano forni bollenti nei mesi estivi essendo sprovvisti di aria condizionata
- organico insufficiente: ci sono pochi autisti, sottopagati, che fanno da front office al malcontento generale, quasi fossero loro i colpevoli di una gestione aziendale fallimentare. Lo stipendio degli autisti vede il blocco dell’integrativo dal 2014 (a seguito di un accordo che a suo tempo era stato siglato per “salvare” l’azienda) e certamente non è appetibile dai giovani patentati; ne sono la prova i concorsi che vanno deserti
- mancata assunzione di autisti a tempo indeterminato e determinato
- utilizzo degli autisti in organico anche per le navette gratuite nei mesi estivi o per le manifestazioni, sottraendoli di fatto ai movimenti giornalieri sulle altre tratte
- corse “saltate” rispetto alla normale programmazione per carenza di autisti o di mezzi
- mancati controlli sul possesso dei titoli di viaggio: sui mezzi viaggiano tante persone sprovviste di biglietto valido, spesso facinorosi ed attaccabrighe che portano problemi di sicurezza sia al personale viaggiante che agli altri passeggeri e ad una sfiducia da parte della popolazione che più ne avrebbe bisogno, gli anziani, determinandone di fatto un allontanamento dal TPL.
Tutto questo in un contesto delicatissimo: un piano concordatario da attuare rispettando le tempistiche stringenti per l’affidamento definitivo in house e poter saldare tutti i debitori, tra i quali il personale di RT andato in pensione che deve ancora riscuotere il TFR.
Citando una celebre favola, “Il Re è nudo!” ed occorrono idee, investimenti, responsabilità condivise ai vari livelli per sanare la situazione ed assicurare alla comunità un trasporto pubblico locale degno di questo nome”.