In occasione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto delle tratte imperiesi dell’Aurelia Bis, il Delegato ligure del WWF, Marco Piombo, ha inviato una serie di osservazioni a Regione, Provincia, Carabinieri forestali e Soprintendenza.
Il Delegato per la Liguria del WWF ha inviato una relazione a Regione, Provincia, Carabinieri forestali e Soprintendenza
Piombo evidenzia “criticità ambientali attinenti principalmente ai notevoli impatti sulle matrici suolo, aree agricole, aree naturali con presenza di verde e/o boscate, sulle componenti ambientali e paesaggistiche, sulle problematiche di tipo idrogeologico e fluviale, nonché numerose carenze o proposte di varianti in violazione alle norme vigenti e quindi al momento non eccepibili sotto il profilo urbanistico e di pianificazione territoriale” e propone quale alternativa all’attuale progetto di Aurelia Bis “l’utilizzo con miglioramento e/o adeguamento di tratti di viabilità esistente”.
La relazione di 25 pagine redatta da Marco Piombo, analizzando gli interventi previsti a Imperia per la realizzazione dell’Aurelia Bis, che prevedono, fra l’altro, la creazione di 4 gallerie e 3 ponti o viadotti, pone l’accento sul fatto che “la proposta progettuale andrebbe ad interessare zone ad oggi libere (boscate e prativo-arbustate- agricole ed ex agricole in aree urbanizzate), comporta consumo di suolo e impermeabilizzazione del medesimo”.
Sottolinea ancora il Delegato ligure del WWF: “Il previsto intervento ricade in zona qualificata dal P.T.C.P. regionale, che in considerazione della bellezza e delicatezza del contesto paesistico, è sottoposta al regime insediativo di mantenimento. Secondo quanto stabilito dall’art. 52, comma 2, del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico, “l’obiettivo della disciplina è quello di mantenere sostanzialmente inalterati quei caratteri che definiscono e qualificano la funzione della zona in rapporto al contesto paesistico“.
Per quanto riguarda i problemi idrogeologici, Piombo ricorda che “a decorrere dal 1° gennaio 2020, nelle aree interessate da elevata criticità idraulica, come definite dalle norme tecniche di attuazione dei
relativi Piani di bacino, non sono consentiti incrementi delle attuali quote di impermeabilizzazione del suolo“, come prevede, invece, il progetto dell’Aurelia Bis e richiama quindi alla necessità di una “relazione di compatibilità idraulica rispetto alle opere in progetto all’interno delle fasce di inondabilità esistenti per il torrente Caramagna, rio Artallo, rio Baitè e rio Campi Rossi“, oltre a una “mappatura dei pozzi e delle sorgenti presenti nei pressi delle opere a progetto”.