Il consiglio direttivo del Gal Riviera dei Fiori esprime contrarietà al progetto del parco eolico “Imperia Monti Moro e Guardiabella”.
Dopo il parere tecnico negativo espresso da Regione Liguria, a cui si somma la bocciatura da parte dei comuni e della provincia d’Imperia, anche il consiglio direttivo del Gal Riviera dei Fiori porta in discussione con una riunione straordinaria il tema e ribadisce una condivisa e netta avversità al progetto che prevede l’installazione di 32 aerogeneratori da 209 metri d’altezza lungo i Monti Guardiabella, Moro e Follia, coinvolgendo 11 comuni dell’imperiese: Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, Rezzo, San Lorenzo al Mare e Costarainera.
“Il Gal non rientra tra i soggetti chiamati a esprime un parere, ma il progetto va a impattare direttamente su comuni e territori che fanno parte del Gruppo di Azione Locale che da oltre dieci anni investe programmi e risorse per lo sviluppo economico, sociale e culturale delle aree interne del territorio imperiese – ha spiegato il Presidente Franco Ardissone -. Se il progetto si realizzasse avrebbe un impatto fortemente negativo sul turismo: le pale sarebbero visibili da grandi distanze essendo alte quasi un terzo o un quarto delle colline dove verrebbero installate. Ci preoccupa, inoltre, la necessità di realizzare infrastrutture e strade in un’area dall’alto valore ambientale e paesaggistico, ma particolarmente fragile dal punto di vista idrogeologico. In questi anni abbiamo lavorato per incentivare uno sviluppo sostenibile del territorio e il turismo dell’entroterra: abbiamo ampliato la rete sentieristica per le attività outdoor come trekking e mountain bike. Per sostenere la residenzialità e contro l’abbandono delle aree interne abbiamo favorito lo sviluppo di aziende agrituristiche, il mantenimento dei pascoli, il recupero delle colture tipiche così come la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali. La nuova strategia di sviluppo locale punta molto sul turismo, sulla rete sentieristica, sui percorsi di mezza costa per far nascere anche delle nuove imprese. Il 90% delle piante officinali sono presenti sul territorio in cui si vorrebbero realizzare le pale eoliche, tale patrimonio, che non è solo nostro ma anche delle future generazioni, non può essere ceduto ad un interesse privato”.
“Le organizzazioni datoriali hanno condiviso un documento di contrarietà a questa proposta – aggiunge Il Presidente della Camera di Commercio Rivere di Liguria Enrico Lupi -. Un progetto di questo tipo nel nostro territorio è improponibile e bisogna evitare di cadere nella trappola delle compensazioni ai singoli comuni. Siamo favorevoli alla libera impresa, ma sempre con la tutela del vantaggio e del benessere dei cittadini quale priorità. L’interesse collettivo si misura nel tempo e il percorso intrapreso dal Gal sta dando i suoi risultati ed è la strada giusta per garantire rispetto dell’ambiente e imprenditorialità”.
“Il Comune di Pornassio ha inviato un parere tecnico negativo al Ministero, argomentato in diversi punti, e condiviso dalla Regione -. Sottolinea il sindaco Vittorio Adolfo -. Sono documentati dal punto di vista tecnico gli argomenti discussi ed è stato chiesto un parere anche legale al professor Daniele Granara, ordinario dell’Università di Genova e costituzionalista”.
“Sia nella passata programmazione che su quella nuova, a cui stiamo lavorando con indirizzi già tracciati, si è puntato sul turismo e su progetti sostenibili – aggiunge Lara Servetti di Legacoop Liguria – e quindi la proposta delle pale eoliche mette in discussione tutto ciò su cui il Gal si è impegnato negli anni con e per il supporto del territorio”.
Erano presenti alla riunione del consiglio direttivo: Franco Ardissone (Presidente), Enrico Lupi (Vicepresidente), Vittorio Adolfo Sindaco Pornassio (Vicepresidente), Lara Servetti per Legacoop, Marco Benedetti per Confesercenti; in collegamento: Paolo Roverio Unione comuni Valle Argentina, Luca Vassallo Sindaco di Chiusavecchia, Gian Guido Ghione per Confagricoltura Liguria e Giacomo Laurent per CNA.