Continua la “battaglia delle osservazioni” sul progetto dell’Aurelia Bis per le tratte che riguardano Imperia. Oltre al WWF, che attraverso il Delegato ligure Marco Piombo, ha evidenziato i pesanti impatti ambientali e socioeconomici dell’attuale progetto e alla richiesta di modifiche al progetto inviata in Regione dal Comitato Imperia Est Valle di Oliveto, si registrano numerose osservazioni negative da parte di privati cittadini e imprese e una dettagliata relazione del Comitato Garbella – Prino, che conta 170 aderenti.
Il Comitato Garbella – Prino si è affidato a uno Studio legale di Alessandria per contestare l’attuale progetto dell’Aurelia Bis
Il Comitato di Garbella – Prino in particolare si è affidato all’avvocato Marco Comaschi dello Studio legale Gastini di Alessandria, che ha prodotto una dettagliata relazione inviata al Commissario straordinario Matteo Castiglioni, ad Anas, Regione, Soprintendenza e Comune di Imperia.
L’avvocato Comaschi prima di tutto evidenzia: “Con D.P.C.M. del 5 agosto 2021, approvato ai sensi dell’art. 4 comma 1 della Legge n. 32 del 14 giugno 2019, l’infrastruttura in esame è stata individuata quale opera caratterizzata da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico amministrative, ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale. A quanto consta, in esito a ciò, sono state riattivate nel corso del 2022 le attività progettuali avviate e poi interrotte oltre dieci anni fa, così da giungere ad una progettazione definitiva-esecutiva e poter dar corso all’iter autorizzativo dell’intervento”.
Il legale lamenta il fatto che l’istanza di accesso agli atti inoltrata in precedenza dal Comitato non sia stata evasa da Anas e Comune di Imperia e ritiene “tale silenzio biasimevole“ ed evidenzia nel dettaglio, allegando anche una copiosa documentazione, “le criticità denunciate dal Comitato e già emerse nel corso delle precedenti attività di progettazione“.
Ecco le principali contestazioni al progetto dell’Aurelia Bis sollevate dal Comitato Garbella – Prino
Scrive l’avvocato Comaschi per conto del Comitato Garbella – Prino: “Dalla documentazione reperita e dall’analisi svolta sono emerse evidenti e conclamate criticità che deriverebbero dall’eventuale realizzazione dell’opera secondo il tracciato da ultimo ipotizzato. In buona sostanza la progettazione in corso, per come prefigurata nel tratto dal bivio di Poggi a seguire lungo via Ballestra: prevederebbe, senza logica e motivazione alcuna, il transito sulla sponda destra del torrente Prino, quando invece sarebbe possibile utilizzare e potenziare l’infrastruttura esistente, ossia Via Littardi, senza alcuna ricaduta sulla viabilità ordinaria; il tracciato al momento previsto sulla sponda destra del torrente Prino:
– risulterebbe certamente più costoso rispetto ad un potenziamento dell’attuale via Littardi già in uso per il collegamento al vicino svincolo autostradale Imperia Ovest e caratterizzato da un flusso veicolare regolare mai congestionato;
– comporterebbe un maggiore impatto ambientale, dovendosi realizzare una importante rotonda all’intersezione tra l’attuale SS1 Aurelia al bivio di Poggi, una seconda importante rotonda a 500mt c.a. più a monte, presumibilmente su rilevato in quota, nell’ordine dei 5-6 m rispetto al piano campagna e alla via Ballestra, e quindi a seguire attraverso un ponte sopra i muri d’argine per collegare la sponda destra a quella sinistra del torrente Prino il tutto a stretto contatto con fabbricati ad uso di ci vile abitazione e attività turistico ricettive;
– causerebbe seri problemi dal punto di vista della sicurezza dal momento che verrebbe interessata via Ballestra nota per i diversi allagamenti derivanti da malfunzionamenti della stazione di sollevamento delle acque ruscellanti dal versante e intercettate nei pressi del muro d’argine in sponda destra;
– imporrebbe di dare corso a numerosi espropri, ovvero ad indennizzare numerosi proprietari di una vasta area.
La relazione evidenzia inoltre come tali criticità “nell’ambito della progettazione avviata nel 2012, erano già state rappresentate anche dalle stesse Amministrazioni coinvolte: è sufficiente leggere i pareri espressi dal Comune in data 13 luglio 2012, dalla Regione Liguria con DGR n. 329 del 27/7/2012 e dalla Soprintendenza in data 04/03/2013, qui da intendersi integralmente richiamati, per trovare puntuale conferma di quanto denunciato dallo scrivente Comitato”.
Da qui la richiesta che “tutte le Amministrazioni in indirizzo, ciascuna per gli interessi pubblici ad essa intestati, si facciano adeguatamente carico delle criticità rappresentate”.
Il Comitato Garbella – Prino infine si riserva ogni più azione “a tutela degli interessi di cui sono portatori il Comitato e, singolarmente, i suoi membri, nonché con riserva di formulare ulteriori osservazioni, in relazione ai successivi sviluppi dell’iter procedimentale“.